martedì 31 dicembre 2013

Il 2013 l'anno in cui la politica è definitivamente morta


Si chiude un anno disastroso per la politica e per il paese, ma il problema vero è che non si vedono spiragli per il futuro. In questo anno la vera politica è stata definitvamente sepolta per sempre ed ha lasciato posto all'invettiva, alla violenza verbale, al qualunquismo, all'offesa gratuita. Un copione seguito più o meno da tutti per nascondere la mancanza di idee, di strategie e di progetti adeguati per superare l'imbarbarimento culturale sociale del paese accompagnato dalla più grave crisi economica dalla fine della guerra. L'aspetto più deprimente è che dopo venti anni di torpiloquio messo in atto da un filibustiere senza scrupoli che ha usato il paese per i propri scopi delinquenziali, i cittadini si sono, almeno per un terzo, affidati ad un comico che ha seguito il copione del pregiudicato accompagnandolo con un linguaggio ancora più volgare, più offensivo e più violento. Coloro che in qualche modo si erano fatti infinocchiare dal presidente operaio sono caduti nella trappola del comico rivoluzionario, due facce della stessa medaglia: il primo preoccupato di non andare in galera, il secondo di fare quattrini con il suo blog vestito da bibbia per gli adepti della setta a 5 stelle. Al duo si è aggiunto il terzo incomodo che quanto meno ha cambiato stile: faccia pulita, grande affabulatore, linguaggio semplice e diretto ma ....... vuoto anche il suo e comunque da navigato democristiano. Il fiorentino non deve preservarsi dalla galera, non deve fatturare con i suoi sproloqui, ma è strapieno di un'arroganza "elegante" e di un arrivismo unico: fa il sindaco, fa il segretario, e nel frattempo studia da presidente del consiglio dettando ormai le sue linee vuote al governo. E così la medaglia è diventata a tre facce. Nel frattempo non esiste più politica, non esiste più dibattito, non esiste più confronto fra idee e programmi diversi ed il tutto benchè i politici siano in video quasi h 24. Intanto che cosa è cambiato in questo anno veramente nero per il ceto medio basso ? Niente ... i cittadini continuano ad essere spremuti anche se ormai è rimasta solo la buccia, i politici a parte qualche contentino di facciata di poco conto mantengono privilegi e soldi, i ricchi continuano ad essere sempre più ricchi aumentando il divario fra le varie classi sociali. Qualcuno ha sentito per caso un qualsiasi discorso di un qualsivoglia politico per diminuire questa forbice togliendo soldi a chi deve ingegnarsi per spenderli e distribuirli fra chi deve ingegnarsi per sopravvivere ? Io assolutamente no. I discorsi sono sempre gli stessi: quelli di chi da vent'anni predica di diminuire le tasse e ci ha traghettati fino qua portandoci alla spremitura, chi ci illude dicendo che nel 2014 le tasse diminuiranno mentre sta per scattare la grossa trappola sulle tasse della casa, e chi infine non sapendo che pesci prendere se davvero dovesse trovarsi a governare il paese ripete ormai le solite invettive da mesi (siete morti, siete condannati, andate a casa) ma oltre queste non va. Godiamoci questa fine d'anno perchè poi non sono certo che potremmo godere del nuovo anno.

domenica 29 dicembre 2013

L'ultima trovata per fare fatturato


In tempo di crisi bisogna arrangiarsi e l'italiano solitamento è un tipo che si arrangia per sbarcare il lunario, la fantasia non manca, altrimenti questo paese sarebbe già fallito e si troverebbe in condizioni peggiori della Grecia. Oggi l'esempio nell'arte di arrangiarsi viene dal comico genovese neo santone, insieme al compagno di merende Casaleggio, del Movimento 5 Stelle. Come è noto gran parte delle sparate del grillo nazionale diffuse attraverso il suo blog, hanno il chiaro intento di raccogliere visitatori e lettori ai post farneticanti lanciati nell'etere al fine di incrementare il fatturato pubblicitario. La Gabbanelli ma non solo lei hanno stimato che tale fatturato si aggiri fra i 10 ed i 15 milioni di euro all'anno, un bel gruzzolo dal mettere nel granaio di Grilleggio. Mantenere alto il numero dei visitatori e quindi gli introiti derivanti dal blog è il vero obiettivo del santone genovese che altrimenti a febbraio, in virtù dei circa 9 milioni di voti raccolti dal M5S, avrebbe davvero potuto dare inizio a quel cambiamento ed a quella specie di rivoluzione promessa da tempo. Ma se avesse partecipato ad un governo con il Pd, verso chi avrebbe poi lanciato i suoi strali attraverso il blog ? Certamente le condizioni sarebbero cambiate ed il fatturato diminuito. In questo modo invece tenendosi fuori le farneticazioni possono continuare verso e contro tutti con tanto di risonanza mediatica su televisioni e giornali. Ecco allora che il comico ne ha studiata un'altra delle sue e proprio il 31 dicembre: alle 20.30 in concomitanza con il Presidente della Repubblica, il grillo parlerà dal suo blog e lancerà il suo messaggio alla nazione. State certi che i grillini si getteranno in massa attraverso una specie di corsa virtuale ad ascoltare il loro profeta: tablet, smartphone, portatili e computer saranno collegati alla bibbia virtuale e si metteranno ad ascoltare le parole del comico genivese ..... e gli introiti del blog subiranno un'impennata proprio a conclusione del 2013. Insomma in tempi di crisi bisogna arrangiarsi e Grilleggio si arrangia adeguatamente. Sa di poter contare su un popolo che lo segue senza porsi tante domande e incondizionatamente: d'altra parte che cosa aspettarsi da gente che va a manifestazione denominate VaffaDay che hanno avuto il solo obiettivo di lanciare dei vaffa a chiunque ?

venerdì 27 dicembre 2013

Aridateci gli ultrasessantenni


In questi giorni da molte parti si è inneggiato ai quarantenni che stanno occupando la politica contribuendo ad un ringiovanimento di una delle classi più "vecchie" d'europa. Prima l'ingresso in parlamento dei grillini e di molto "giovani" parlamentari del Pd, poi Letta come presidente del consiglio, per arrivare a Renzi segretario del Partito Democratico. Un altro "giovane" Angelino Alfano era già salito agli onori della politica prima come segretario nominato dal capo del Pd e poi come ribelle che ha addirittura il coraggio di dare vita alla "finta separazione" dal condannato per dare vita ad un nuovo partito. Da molte parti si sono spese parole di soddisfazione per questo cambiamento "epocale" della politica italiana. Purtroppo a questo abbassamento dell'età media del poltico italiano non è corrisposto un innalzamento della qualità della politica stessa il cui livello si è sicuramente abbassato toccano minimi storici anche peggiori di quelli raggiunti nel ventennio del berlusconismo. I principali attori di questo peggioramento sono stati sicuramente i grillini entrati in parlamento armati di apriscatole e con tutte le buone intenzione per iniziare il cambiamento reclamato dal paese reale, ma finiti nella volgarità, nell'offesa continua, nelle sceneggiate da melodramma napoletano (mi scuseranno gli amici napoletani per l'accostamento). Insomma come si suol dire ... molto fumo e niente arrosto ... anzi l'arrosto è proprio bruciato. E che dire poi del governo e del parlamento stesso nella sua globalità dopo quanto accaduto ieri, fatto senza precedenti nella storia della repubblica italiana, di un decreto sul quale il governo aveva chiesto ed ottenuto la fiducia ma che poi è stato respinto dal Presidente della Repubblica a causa della confusione di norme inserite nel decreto stesso. Una superficalità ed un'approssimazione senza precedenti sia nel governo ma anche nel parlamento che durante il dibattito ha inserito in quel decreto, che sa salva-Roma era diventato un salva-tutto, norme, provvedimenti, articoli più disparati e quasi tutti stilati per soccorrere qualche categoria ben ammanicata con la politica. Un figuraccia senza precedenti alla quale ha dovuto porre rimedio un ultraottantenne accusato sempre più spesso e proprio dai più giovani di non rispettare la costituzione, ma la cui lucidità ha battutto di gran lunga le menti nei nuovi quarantenni. Nel frattempo gli altri due quarantenni, l'Angelino ed il Renzino, si danno da fare per fare concorrenza alla Fornero, tanto vituperata a suo tempo dal tutto il quadro politico italiano. Il primo attaccando i contratti nazionali di lavoro, il secondo continuando il suo attacco all'art. 18 ed a tutte le forme di tutela del lavoratori. Questi giovanotti poi si dimostrano anche maldestri nell'utilizzo delle nuove tecnologie, proprio loro che dovrebbero esserne padroni e saperle sfruttare per tutte le loro potenzialità. Ed invece sembrano ragazzoni che giocano con Facebook e Twitter senza rendersi conto che non sono dei giovincelli che dalla loro stanzetta inviano messaggi ai propri amici, ma politici che dovrebbero governare il paese. Che dire del grillino Crimi che durante una riunione importante della commissione che decideva sulla decadenza del condannato si "diverte" ha postare un articolo sui lavori della commissione stessa ? E che dire della ministra Kyenge che su un argomento tanto delicato nel nostro paese come la nazionalità dei bambini stranieri nati nel nostro paese, affida a Twitter un messaggio di 160 caratteri che ha il solo scopo di scatenare polemiche fini a se stesse ? Si può affrontare un argomento cosi' delicato con una specie di sms letto da chi non si sa chi ? ... Se queste sono le nuove generazioni della politica italiana ... aridateci le vecchie ... San D'Alema, Fra Veltroni, Mister Fini ... e via dicendo..

domenica 22 dicembre 2013

La politica (presunta) che ormai ha stancato


La politica di questi ultimi venti anni si è sempre più allontanata dal mondo reale non solo per l'inadeguatezza di dare risposte alle esigenze della gente ma anche per il linguaggio e per i modi che sono stati adottati quasi da tutti i partiti per fare politica. Modi che sono stati portati anche all'interno del parlamento trasformandolo spesso in un'arena dove si combatte senza esclusione di colpi piuttosto che un luogo dove ci si confronta, si dibatte e si prendono decisioni. Una pratica che ha avuto il suo battesimo con l'ingresso in politica del condannato ma che, invece di essere contrastata e combattuta, è stata fatta propria anche dalla sinistra, incapace di battere l'approssimazione ed il qualunquismo di Lega, Forza Italia prima e Pdl dopo, sul terreno della cultura e delle idee. Andando a contrastare il caimano sul proprio terreno è stato come dare vita da un karakiri politico e questi venti anni, che si sono conclusi con lo sfascio totale del paese, ne sono stati il risultato più eclatante. In molti hanno sperato che in questa ultima legislatura si potesse assistere ad un inversione di rotta grazie all'ingresso in parlamento della truppa dei grillini, alla quale si sono affidati quasi nove milioni di elettori. Purtroppo questi giovani nuovi parlamentari non hanno saputo far valere la loro libertà politica, sancita dalla costituzione, ma si sono assoggettati ai voleri ed ai modi del loro capo, il comico di Genova. La speranza di vedere finalmente portare in primo piano i problemi reali del paese e di assistere in parlamento ad un confronto ed un dibattito leale e civile è presto svanita. Sono state proprio queste nuove leve a dare una svolta ancora più drastica e decisa verso la volgarità e la gazzarra ai dibattiti parlamentari. Quando prendono la parola i grillini si assiste sempre a delle gazzarre paurose perchè non hanno la capacità di fare un discorso nel quale ogni 5 parole non ci sia un'offesa più o meno gratuita ad un avversario politico. Questo atteggiamento e questo modo di condurre dibattiti ed interventi vanificano tutte le loro ragioni anche quando queste sono reali e condivisibili. In qualsiasi loro intervento poi è sempre presente un invito a fare le valige e ad andare a casa ai rappresentanti degli altri partiti, come se questi fossero in parlamento per grazia ricevuta e non per i voti ricevuti dagli elettori. Un atteggiamento veramente insopportabile che rende qualsiasi loro intervento inascoltabile e privo di contenuti. Senza poi scendere nel piano puramente politico che li vede in questi giorni a fianco di Forza Italia a dimostrazione della provenienza dei voti che hanno consentito a questi incompetenti, volgari ed inadeguati personaggi di entrare in parlamento. Il tunnel che ha imboccato il paese è ancora molto ma molto lungo e la luce non si intravede proprio.

giovedì 19 dicembre 2013

Il flop dei forconi .... ed i fascisti vanno in vacanza


Alla fine la protesta dei forconi si è sgonfiata da sola e quando entrano in gioco qualunquismo e rigurgiti fascisti, il paese risponde a dovere. Che la situazione sia seria e grave per gran parte del paese è un fatto incontrovertibile, ma fra il dire ed il mare c'è sempre di mezzo il mare e quando questo mare è torbido e poco chiaro, è difficile coinvolgere la gente purché disperata. Sta tutto qui l'insuccesso della manifestazione di ieri organizzata dal movimento dei forconi o del 9 dicembre come lo si voglia chiamare. Già il movimento si era diviso con una parte del movimento stesso che si era dissociato dalla protesta romana a causa dell'infiltrazione dei fascisti di Casapound e di Forza Nuova (che poi non ha partecipato), ulteriori distanze non annunciate, ma che di fatto si sono verificate ieri, sono state prese dalla maggioranza del popolo della protesta del 9 dicembre. In buona sostanza ieri a Roma si sono trovati poche migliaia di persone che dopo urla e grida da stadio e da ultras sono stati congedati e inviati a trascorrere le feste natalizie. In Italia è già molto difficile chiamare a manifestare un popolo che si smuove a fatica dalle proprie sedie, se poi le parole d'ordine della protesta sono poco chiare e qualunquiste, non è sufficiente il malcontento della gente e la crisi sta vivendo il paese per far scendere in piazza la gente. Intendiamoci i motivi per scendere in piazza e per protestare ci sono tutti ed anche di più, ma per organizzare una protesta che sia efficace e che possa raggiungere qualche risultato non è sufficiente urlare tutti a casa alla Grillo, ma sono necessarie quanto meno parole d'ordine chiare e non ambigue e soprattutto prive di rigurgiti del passato. La politica oggi in Italia è lontana dai ceti medio bassi che sono stati dissanguati dalla crisi e dagli interventi del governo e dell'europa, e non si vede uno sbocco chiaro e un movimento o un partito in grado di modificare questo atteggiamento, ma i politici che ci stanno governando sono quelli che il paese ha votato appena 9 mesi fa e quindi è il paese stesso la causa de proprio male. Che cosa ci si poteva aspettare mandando in parlamento Pdl e Pd e cioè i responsabili della situazione disastrosa in cui versa l'Italia ? O che cosa ci si poteva aspettare da un Movimento, i grillini, guidati da un fascista nell'anima, il cui programma è costituito da una serie di parole d'ordine senza un progetto che le supporti ? In questi mesi la situazione è peggiorata e non si vedono miglioramenti o sviluppi, i fatti di questi mesi lo confermano. Il Pdl si è diviso in Forza Italia e Nuovo Centro Destra per non perdere i voti di quei moderati che si erano stancati degli atteggiamenti eversivi del condannato e dei suoi leccapiedi. Il Pd ha eletto un segretario che come prima mossa presenzia alla presentazione del libro annuale di Bruno Vespa, un servo della destra che sfrutta il servizio pubblico della Rai per le sue schifezze editoriali. Il M5S è stretto nelle grinfie del duo Grillo-Casaleggio ed oltre a salure sui tetti o restituire qualche milione di euro (bel gesto comunque), dopo essersi tirato in dietro dal diventare protagonista di un possibile cambiamento, non sa fare altro. Insomma o motivi di una rivoluzione ci sarebbero tutti, ma per fare una rivoluzione è necessario anche avere idee su cosa fare dopo che la rivoluzione ha avuto successo e l'Italia non è mai stata capace da sola di organizzare e fare una rivoluzione.

martedì 17 dicembre 2013

Stanno diventando tutti Forconi


La crisi economica, finanziaria, sociale, culturale e politica del paese sta portando l'Italia nel caos totale, una diretta consequenza di 20 anni di disastri causati soprattutto dal centro destra guidato dal condannato, ma con una buona responsabilità anche del centro sinistra. Da una parte una destra guidata da un pregiudicato senza scrupoli il cui unico obiettivo è sempre stato quello di pararsi le spalle dalla magistratura che ha tentato in ogni modo di portare alla luce le sue malefatte (e finalmente ora ci sta riuscendo ma è troppo tardi), dall'altra un centro sinistra che non ha saputo raddrizzare la barra della nave quando si è trovato al comando, ma non ha saputo nemmeno fare un'opposizione efficace per contrastare il degrado provocato dalla irresponsabilità degli adepti del condannato. La crisi economica che poi ha colpito l'Italia e tutto il mondo occidentale ha trovato un paese ed una classe politica incapace di governare la crisi stessa, priva di strategie politiche ed economiche. Un paese che non aveva saputo capitalizzare i vantaggi che erano derivati dal passaggio alla moneta unica ma anzi era solo riuscito ad amplificare gli aspettri negativi di questo passaggio primo fra tutto il cambio reale 1 euro = 1000 lire piuttosto che quello ufficiale. Ecco allora che sulla scorta di questo disastro hanno preso vita derive populiste come quella di Grillo e del Movimento 5 stelle che, senza proporre strategia e modelli di sviluppo diversi ma piuttosto basando le proprie campagna elettorali sulle grida, le offese e le parole d'ordine fine a se stesse, hanno raccolto proseliti e consensi fra coloro che erano delusi dalla politica tradizionale. Purtroppo questa valvola di sfogo è andata avanti pochi mesi ed ora i delusi, i tartassati, e tutti coloro che avevano visto un barlume nel cambiamento promesso dal comico, hanno trovato l'unico modo per far sentire una voce inascoltata: quella di scendere per le strade e creare il caos. Questi movimenti però, sorti spontaneamente e senza un progetto o un obiettivo specifico se non quello di "mandare a casa tutti", sono diventati facile oggetto di infiltrazione da personaggi come i fascisti di Forza Nuova, di Casapound ed addirittura di schiere di ultras calcistici, gente cioè che ha nel proprio Dna non la democrazia ma lo sfascio totale e ad ogni costo. La democrazia si basa sulla politica, sui partiti, sul parlamento e su tutte le istituzioni democratiche che ne costituiscono le fondamenta e quindi non si può avere come progetto l'abolizione di tutto questo. Non è la politica che va abolita (in questo caso l'alternativa sarebbe un regime totalitario) ma è questo genere di politica che alla fine politica non è. In Italia sono venti anni che nessuno fa politica, ma solo i propri interessi in una finta guerra fra maggioranza ed opposizione. Il passaggio attuale è molto critico, soprattutto perchè frange della cosidetta politica stanno salendo sui carri dei Forconi e dei Movimenti 9 dicembre, per sfruttare a proprio piacimento e per i propri fini questa protesta sconclusionata. Si sta realizzando un pericolosissimo asse Forconi, Lega, Forza Italia, Movimento 5 stelle che non può che portare allo sfascio ed a derive molto pericolose. Il fascista Salvini, il condannato (che non si capisce a quale titolo parla ancora e perchè non si da seguito ad una sentenza ormai emanata da oltre quattro mesi) ed il comico genovese, una triade senza scrupoli che ognuno a modo suo non ha certo a cuore della democrazia e del paese, quanto i propri interessi più o meno palesi a discapito dell'intero paese. Questa frattura nella politica che non cerca di dare risposte a chi protesta in maniera qualunquista e a chi protesta in maniera democratica e decisa, può solo portare alla fine della democrazia ed allo sbando totale.

domenica 15 dicembre 2013

Le grandi proposte di Renzi per il PD: andare a prendere schiaffi da Grillo


Dopo i risultati elettorali di febbraio, tutti erano convinti che il governo più probabile, che avrebbe potuto iniziare a dare vita a quei cambiamenti che da più parti erano auspicati, sarebbe stato un governo fra Partito Democratico e Movimento 5 stelle. Bersani si lanciò in questa impresa disperata con determinazione e con testardaggine prendendo schiaffi da destra, da Grillo ed anche da sinistra proprio da Renzi. Abbiamo ancora negli occhi le immagini di quella diretta streaming durante la quale due "incompetenti" e indottronati dal comico si prendevano gioco del buon padre di famiglia Bersani. Non ci fu niente da fare e nonostante alcuni punti in comune fra i programmai del Pd e del M5S che si sarebbero potuti realizzare, Bersani si scontrò con l'intransigenza di un movimento che si stava prendendo gioco di quei quasi 9 milioni di elettori che avevano sperato nel cambiamento. Bersani alla fine desistette e si arrivo al governo delle larghe intese con tutto quello che ne è conseguito. Il rampollo fiorentino in quei giorni e nei mesi a seguire si scagliò contro il tentativo di Bersani per poi iniziare la campagna elettorale per diventare segretario del Pd al grido di far diventare il partito democratico protagonista e non cercare il consenso di Grillo. Oggi nel giorno della sua investitura a nuovo segretario del Partito Democratico ecco che Renzi inizia il suo mandato rinnegando quanto detto in campagna elettorale e ritornare sulle orme di Bersani. Il sindaco di Firenze come prima mossa cerca subito il consenso e l'appoggio dei grillini lanciando la sua grande proposta politica: "Noi rinunciamo ai rimborsi elettorali e tu voti con noi per le riforme (legge elettorale e abilizione del senato)". Come se le riforme e i rimborsi (abusivi) elettorali rappresentassero una questione che riguarda uno scambio di figurine fra lui e Grillo piuttosto che una questione che interessa tutto il paese. Perchè la rinuncia ai rimborsi elettorali dovrebbe essere legata ad un appoggio di Grillo alle riforme ? Non sono problemi e questioni importanti indipendentemente dal vole di Grillo ? Il tentativo di Bersani a marzo era più che comprensibile e percorribile, sarebbe stata la logica consequenza del risultato elettorale; ma oggi che senso ha per il Partito Democratico riandare alla caccia di Grillo ? Forse che Renzi è geloso degli schiaffi presi da Bersano e ne vuole altrettanti ? E' presto per dare giudizi ma .... il buongiorno non è dei migliori auspici.

mercoledì 11 dicembre 2013

Se ancora non avete capito il senso delle "presunte" manifestazioni di questi giorni


Parole a vanvera girano in questi tre giorni di manifestazioni e proteste che qualcuno ha addirittura avuto l'indecenza di chiamare rivoluzione. Certo persone che non conoscono la storia e  che non sanno distinguere nemmeno fra fascismo e comunismo, lanciandosi in parallelismi indecenti fra il regime fascista, che l'Italia ha provato sulla propria pelle, ed un'ideologia della quale non hanno avuto nemmeno la curiosità di leggere sui libri sacri. Ma senza scendere in disquisizioni troppo profonde e di un livello inadeguato per questa gente, è sufficiente ricordare alcuni fatti di questi giorni come i saluti romani che si sono visti in alcune adunate, o le minacce ad un libraio di Savona di bruciare i suoi libri se non avesse chiuso il proprio negozio, per non parlare della polizia (strumento di repressione storico del nostro Stato) che mentre picchia a sangue ragazzi inermi oggi si toglie il casco per solidarizzare con la manifestazione. Ed infine, ultimi fatti sconcertanti ma altrettanto significativi, la solidarietà di un fascista ormai conclamato come Grillo che invita la polizia a proteggere questa gente ed a scagliarsi contro le istituzioni e l'incontro che avverrà oggi fra i rappresentanti della protesta ed un ex politico condannato per frode fiscale come Silvio Berlusconi. A quale titolo ci sarà questo incontro ? E gli organizzatori sono consapevoli che questo stato di cose è semplicemente il risultato di venti anni di malgoverno proprio di colui che incontreranno ? E che rivoluzione è quella che si rivolge contro la gente, contro chi lavora e che si estrinseca attraverso semplicemente l'imposizione del volere di altri, senza parole d'ordine che non siano di stampo qualunquista e prive di contenuti. Certamente quello che sta accadendo è il frutto di un malessere diffuso derivato da una crisi senza precedenti che la politica, con la sinistra in primo luogo, non ha saputo governare scaricando il peso di questo terribile momento sui ceti medio bassi. Chi avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di difensore dei ceti più deboli, ha abdicato e reso le armi al potere del liberismo e del capitalismo, seguendo la strada di andare a prendere i soldi dove sono più facilmente reperibili (pensionati, lavoratori dipendenti, piccole imprese) cosentendo quindi al populismo ed al qualunquismo l'occupazione degli spazi lasciati liberi. Ecco il successo di Grillo e delle sue farneticazioni ed ecco la protesta di queste ore governata da frange estremiste di destra nonchè da formazioni estranee alla politica come gli ultras del calcio. Siamo in un momento molto pericoloso mentre il condannato ed il comico calvalcano l'onda qualunquista della protesta, ed il Partito Democratico si gongola insieme al suo nuovo segretario per il successo delle primarie, un successo questa volta reso di scarso valore grazie all'apertura totale anche ai non iscritti. 

martedì 10 dicembre 2013

Dal massacro della scuola Diaz ... alla solidarieta' verso i forconi ... l'anima fascista delle forze dell'ordine sta tutta qui


Il gesto delle forze dell'ordine ieri in varie citta' dove si svolgeva la manifestazione fascista dei forconi rappresenta un gesto senza precedenti di solidarieta' che prefigura un'evoluzione degli avvenimenti molto pericolosa. Quelle forze dell'ordine sono le stesse che il 21 luglio del 2001 entrarono nella scuola Diaz a Genova e massacrarono di botte dei giovani inermi che stavano riposando dentro la scuola. Come mai quel giorno non si levarono i caschi quando entrarono nella scuola e si resero conto che quei ragazzi non stavano facendo assolotumente niente di eversivo ? Forse solo perche' il colore di quei ragazzi era diversi dai manifestanti di oggi, tutti o quasi in giubboto nero e RayBan. I responsabili della polizia stanno facendo evoluzioni in queste ore per affermare che il gesto di ieri e' solo dovuto al fatto che la manifestazione non rappresentava momenti di tensione e la situazione era tranquilla. Ma quel gesto, oltre ad essersi ripetuto in contemporanea in diverse citta', non si a' mai visto durante alcuna manifestazione anche in quelle piu' tranquille dove sfilano solo portatori di handicap. Il gesto e' senza precedenti e assume il significato di solidarieta' verso quelle frange di un determinato colore verso le quali le forze di polizia in Italia hanno da sempre simpatizzato. Un gesto pericoloso che denota un preciso schierarsi verso personaggi eversivi che manifestano solo per fare casino e senza un preciso progetto se non quello di sovvertire lo stato ma non si sa per far posto a che cosa. Naturalmente il comico genovese e' subito saltato sul carro, lui principe del casino fine a se stesso, ed addirittura si e' permesso di scrivere ai responsabili di polizia e carabinieri affinche' si schierino con i manifestanti contro i politici e quindi anche contro il suo movimento. Un atto eversivo che se fosse stato compiuto da un altro cittadino probabilmente lo stesso si ritroverebbe ora con un bella denuncia e con un'accusa di atto sovversivo. Da quanto sta accadendo in queste ore dovrebbero trarre insegnamento anche tutte le formazioni della vera sinistra che in questi anni non hanno saputo fare altro che dividersi in tanti partitucoli lasciando capo libero alla destra si quella berlusconiana ma peggio ancora a quella del movimento 5 stelle che sta sempre piu' assomigliando ad una forza fascista simile a quelle degli anni 60-70. Un grazie anche ai dirigenti del Partito Democratico che dopo aver distrutto il Partito Comunista Italiano, la sua storia e la sua forza, hanno trasformato quel glorioso partito in un carrozzone sempre piu' spostato a destra abbandonando a se stesse le classi piu' deboli di questo paese che si sono rifugiate in movimenti come quello di grillo e dei forconi. Andando avanti di questo passo sara' indispensabile scendere in piazza ma non per tentare un rivoluzione, l'unica strada che ci potrebbe davvero salvare, quanto piuttosto per fronteggiare il fascismo dilagante.

Ed ora per il tresette il tavolo è completo

Due fascisti, un pregiudicato, un ex democristiano travestito da uomo di sinistra, l'Italia è in mano a questi personaggi che se la giocheranno come in una partita a carte, rimane solo da stabilire quali saranno le coppie. Fra loro alcuni punti in comune in maniera trasversale che porta ad unire il fascista leghista al fascista comico (soon contrari all'europa ed ai sindacati entrambi, poi il comico per altri versi è simile al condannato (ultimamente si fanno l'occhiolino su Napolitano e sulla illegittimità dei parlamentari eletti con il premio di maggioranza e non su tutti come sarebbe più logico), infine il condannato è legato con un filo sottile al nuovo segretario del Pd, il fonzie nazionale (cenano insieme, telefonate di congratulazioni, entrambi hanno frequentazioni discutibili per racimolare fondi). Questo è il panorama politico che ci aspetta nei prossimi mesi e che vedrà il dibattito politico districarsi fra le volgarità dei primi due, le esternazioni del condannato che come un animale ferito tenta di creare caos fra le istituzioni, ed il bello e pulito che fa il piccolo dittatore ma senza usare parolacce e sfoderando la tipica ironia toscana ... ops pardon fiorentina. Si perchè per coloro che non lo sapessere se ad un fiorentino domandate: "Ma tu sei toscano ?" .. Lui 99 su 100 vi risponderà: "No io sono di Firenze". Tipica boriosità dei cittadini del capoluogo della regione toscana. Con l'ultimo arrivato i presupposti per chiudere definitivamente il discorso del Partito Demcoratico come partito di sinistra ci sono tutti, a partire dal risultato delle primarie. La scelta di aprire l'elezione del segretario del partito a chiunque e non solo agli iscritti è stato un espediente per evitare la figuraccia in termini di numero di votanti. Nonostante questo strattagemma il risultato, qualunque cosa ne dica il popolo del Pd, è stato deludente ed in continua decrescita dalla eprime primarie che videro quasi 5 milioni di partecipanti. Indipendentemente poi dal numero dei votanti, rimane l'incognita di chi siano stato questi votanti e di quale provenienza politica. La scelta poi è caduta sulla figura più vicina alle altre tre: grande comunicatore, grande imbonitore di folle, grande venditore di fumo. Certo ora che si trova a gestire un partito di governo magari si rivelerà un grande politico ed un grande stratega, dopo i tanti discorsi ora è il momento dei fatti e vedremo quali saranno questi fatti. Per il momento i presupposti sono deludenti e di certo il quadro politico con Renzi subirà uno spostamento a destra non indifferente tanto da sovrapporsi ancora di più con il centro destra vecchi e nuovo. Le prospettive non sono buone ed anche il rinnovamento anagrafico della direzione speriamo che non provochi gli stessi risultati di quelli ottenuto da Movimento 5 stelle, un disastro assoluto causa spesso incompetenza e impreparazione politica.

lunedì 9 dicembre 2013

Il linguaggio dei nuovi fascisti, i grillini, del terzo millennio ...

Un gruppo di giornalisti di Modena ha realizzato questo video dove leggono gli insulti fri grillini verso la giornalista Oppo. Questa gente è molto pericolosa, prepariamoci perchè dovremmo mettere in atto una nuova guerra di liberazione.

sabato 7 dicembre 2013

I rigurgiti fascisti del comico


Nemmeno eventi come la scomparsa di un uomo come Nelson Mandela riescono a fermare lo squallido spettacolo che offrono quotidianamente (mi verrebbe da dire politici ... ma è una parola inappropriata) coloro che cercano di fare politica in Italia. Prima il condannato che in un messaggio invita tutti a prendere esempio dal grande Mandiba, da che pulpito viene la predica lui che ha fatto dell'ingiuria e dell'offesa una bandiera contro gli oppositori per non parlare del passaggio all'opposizione a causa del voto che lo ha giustamente sbattuto fuori dal senato; poi il fiorentino che pubblica una foto che lo ritrae con Mandela per sfruttare il momento a suo favore nella corsa alle primarie; infine non poteva mancare il comico genovese che veste i panni di mussoliniana memoria per imbavagliare l'informazione ed i giornalisti poco compiacenti. Dei tre gesti sinceramente è difficile scegliere il più squallido, ma è facile invece riconoscere il più pericoloso. Grillo non è nuovo a queste uscite che lo hanno dipinto come un vero e proprio dittatore in pectore che mal sopporta la democrazia, almeno che non sia sotto il suo controllo come nel caso della buffonata delle consultazioni per scegliere il candidato al quirinale. Non intende scendere a compromessi e chiede di avere un numero di voti sufficienti a raggiungere la maggioranza assoluta per governare, non accetta la minima critica all'interno del suo movimento e caccia chi lo critica, non si confronta con gli avversari politici, ed ora pretende dai suoi che segnalino giornalisti "nemici" al fine di creare una lista di prescrizione come qualcuno fece durante il famoso ventennio. E purtroppo tutti i burattini del movimento si allineano ai voleri del burattinaio e riempono di insulti, di commenti offensivi l'articolo della giornalista Oppo che ha scatenato il putiferio. Per non parlare delle persone che ha mandato in parlamento, tutte in buona fede certamente, ma tutte completamente inesperte e quindi facilmente manovrabili da quei due marpioni che sono appunto Grillo e Casaleggio, tanto è vero che i più smaliziati si sono resi conto  e si sono subito smarcati dal controllo mortale di Grilleggio. Un movimento pericoloso sia per il supercontrollo esercitato dal comico ma anche e forse soprattutto per la dedizione totale ed assoluta dei grillini che sembrano essere totalmente privi di capacità di analisi e di pensiero e che prendono per oro colato tutto quello che esce dalla bocca di Grillo e che viene pubblicato sulla loro bibbia, il blog dello stesso Grillo.

giovedì 5 dicembre 2013

Tutti sul carro costituzionale: pdellini, forzini, renzini e grillini


La sentenza della Corte Costituzionale sulla incostituzionalità della legge elettorale (permio di maggioranza e liste bloccate) ha portato il caos fra le istituzioni che improvvisamente diventanno illegittime ormai da 8 anni. Illegittimo il parlamento e di consequenza illegittimo il governo, il capo dello stato e perfino la corte costituzionale che ha emesso quella sentenza, una confusione totale alla quale sarà difficile porre rimedio se non scendendo a tanti di quei compromessi da rendere qualsiasi soluzione si trovi un terribile pateracchio. Naturalmente tutti trovano il modo di minimizzare e ripetere il mantra che si sente ormai da almeno cinque anni: ora subito una nuova legge. Ma oltre a questa parola d'ordine ormai scaduta come il latte fresco dopo cinque giorni, in diversi tentano di salire sul carro della sentenza come se fossero dei vincitori. Renzi addirittura chiama al voto .... per le sue primarie ... perchè se andranno a votare 1.500.000-2.000.000 di italiani saranno loro, dice Renzi, ha stabilire quale sarà la nuova legge elettorale. Un ragionamento alla Grillo (Renzi non è nuovo a questo "pendolare" fra Berlusconi e Grillo) che vede una percentuale minima dell'elettorato (1-1,5%) come rappresentante di tutto il corpo elettorale, un po' meglio di Grillo che definì Rodotà il candidato degli italiani alla presidenza della repubblica benchè lo stesso Rodotà fosse stato nominato da qualche migliaio di cittadini. I grillini a loro volta si lanciano in dichiarazioni fantasiose del tipo .... Abbiamo circondato il parlamento .... o i parlamentari grillini sono i soli legittimi e cavolate analoghe. La realtà è che tutti meriterebbero dei calci nel sedere per andare a fare compagnia al codannato in quanto tutti hanno la loro buona dose di responsabilità in un caos che mai si è verificato nella storia della repubblica democratica. Il centro destra in primis (Forza Italia, Nuovo centro destra, Lega, Fratelli d'Italia annessi e connessi) in quanto autore di quel testo definito dal suo stesso estensore una vera e propria porcata, il centro sinistra (Pd, Sel, con l'aggiunta di Scelta civica annessi e connessi) perchè prima non ha cambiato subito quella legge durante il governo Prodi, poi non ha fatto niente per modificarla durante il governo Monti. Infine gli ultimi responsabili sono proprio coloro che si chiamano fuori e cioè i grillini che ha marzo hanno rifiutato di andare ad un governo Pd-M5S con alcuni punti da realizzare il primo dei quali proprio la modifica di questa scellerata legge. Insomma quel carro contiene tutti ma tutti dovreste finire sotto le rue ruote.

mercoledì 4 dicembre 2013

Ed ora c'è anche la certificazione: otto anni fa in Italia c'è stato un vero colpo di stato


" Si intende generalmente con questa espressione un fatto contro la legge e al di fuori della legge, volto a modificare il vigente ordinamento dei pubblici poteri" ....  
Solitamente questo fatto è violento ma la violenza può essere intesa anche in senso non fisico. E' quanto accaduto in Italia nel 2005 quando alla fine della legislatura il secondo governo del condannato e la sua maggioranza eversiva approvarono una legge elettorale che aveva tutti i crismi per essere intesa come un colpo di stato. Una legge che, di fatto,  toglieva ai cittadini lo strumento democratico del voto in quanto quella legge demandava ai partiti la scelta dei candidati e successivamente assegnava un premio di maggioranza spropositato e senza criteri democratici. Il centro destra (Forza Italia, An e Lega) furono gli autori materiali del colpo di stato, successivamente il centro sinistra (Ulivo) ne fu complice in quanto, dopo aver vinto a fatica le elezioni nel 2006, non si mise subito al lavoro per cambiare la legge e reinstaurare la democrazia nel paese. Di fatto quindi dal 2006 in poi i tre parlamenti che si sono succeduti, compreso quello attuale, sono completamente incostituzionali e antidemocratici. Oggi finalmente la Corte Costituzionale, dopo ben 8 anni, ha certificato il colpo di stato del 2006 e l'anticostituzionalità oltre che l'illegittimità di governi e parlamenti che si sono succeduti fino all'attuale legislatura, ed ora si pretenderebbe che l'attuale parlamento anticostituzionale provvedesse alla riforma della legge elettorale e perfino della costituzione, a quale titolo mi domando io ?. Questo è il vero colpo di stato, altro che la decadenza del condannato o l'impeachment del presidente della repubblica, chi ripaga ora i cittadini di ben 8 anni di parlamenti e governi anticostituzionali ? A chi si deve presentare il conto ... ? E soprattutto a quale titolo il parlamento ed il governo continuano ad occupare le loro poltrone dopo la sentenza di oggi ? In qualsiasi paese così detto normale ci sarebbero tutti gli estremi per una rivoluzione.

Rifiuti: nessuno affronta il problema in maniera seria


Il problema dei rifiuti sta tutto in questa foto: una presa di corrente con porta Usb di 3.5 x 7 cm confezionata nel suo bel contenitore di 10,5 x 22 cm alto 5 cm, quindi oltre 6 volte più grande. Un contenitore poi che contiene carta, plastica ed altro materiale indefinibile ma soprattutto indivisibile che lo rendono non riciclabile anche se assemblato con materiale che di per se lo sarebbe. E' questo il reale problema della gestione dei rifiuti nel nostro paese che non si risolve in alcun modo, nè con raccolta differenziata, nè con gli inceneritori nè il alcun altro modo. Oggi quando usciamo dal supermercato e andiamo a casa, la nostra spesa è costituita qusi per il 40% da rifiuti costituiti da contenitore di plastica, vaschette di polistirolo, lattine e via dicendo. Materiale spesso difficilmente collocabile in una delle categorie classiche della raccolta indifferenziata e che rende anche questa ultima frontiera della gestione dei rifiuti non definitiva ed esaustiva. Nemmeno il comico genovese che ha fatto dei rifiuti una vera e propria bandiera per vincere le elezioni al Comune di Parma (fallendo una volta conquistato il comune a dimostrazione che il passaggio dalle parole ai fatti è sempre molto complicato sopratutto quando non si ha un reale progetto da mettere in pratica) ha mai affrontato il problema alla fonte e nell'unico modo possibile per venirne a capo. E' necessario rivedere tutto il processo dell'imballaggio dei prodotti costringendo le aziende a realizzare confezioni che siano realmente riciclabili senza far impazzire il cittadino e soprattutto dettando norme stringenti sulle dimensioni delle stesse confezioni. Solo in questo modo, portando cioè a casa una spesa dove l'imballaggio non superi il 10%, sarà possibile ridurre la produzione dei rifiuti e quindi anche dare vita ad una gestione realmente efficiente e non inquinante.

martedì 3 dicembre 2013

Dal condannato al fiorentino ... il paese sempre al servizio di un filibustiere






Da venti anni i problemi dell'Italia sono sempre stati in secondo piano rispetto ai problemi del condannato nonché espulso indipendentemente che lo stesso fosse al governo o all'opposizione, ora che il tizio è quantomeno fuori dai giochi parlamentari, il paese sembra abbia cambiato padrone e prima ancora che il nuovo padrone occupi qualche posizione rilevante. La situazione è paradossale e allucinante ma nessun organo di informazione la sottolinea perché ormai tutto il paese è assuefatto da situazione di questo genere.
L'antefatto. Il Pdl si trasforma in Forza Italia, alcuni parlamentari non aderiscono e formano un nuovo partito Nuovo Centrodestra. Forza Italia si colloca all'opposizione e il Nuovo Centrodestra continua a stare nella maggioranza. Nel rispetto della nostra costituzione, poiché è cambiato il quadro politico, è necessario un nuovo voto di fiducia in parlamento per verificare che il governo continui ad avere la maggioranza.
La necessità. Considerata la situazione del paese e della crisi economica, per evitare che si perda del tempo e consentire al governo di occuparsi dei reali problemi del paese, logica suggerirebbe che questo voto di fiducia avvenisse il prima possibile.
La conclusione. Ma l'Italia, nonostante i suoi gravi problemi, è un paese fuori dagli schemi e della normalità e quindi si rimanda tutto in attesa che uno dei due partiti che fa parte della maggioranza nomini il suo nuovo segretario.
Queste sono le consequenze del ventennio berlusconiano e che, fra i tanti disastri, hanno portato alla trasformazione dei partiti da movimenti con ideali, principi e programmi condivisi da tutti gli appartenenti al movimento stesso, a movimenti personali nei quali il progetto politico cambia a seconda del leader che guida il partito. Ecco perchè fra i responsabili del disastro attuale non c'è solo chi ha occupato per la maggior parte del tempo lo scranno del governo, ma anche chi si è posto all'opposizione. Un'opposizione leggera ed inefficiente che non ha saputo altro che combattere il centro destra scendendo sullo stesso suo piano e imitandone il malcostume. Oggi quindi, dopo aver assistito all'inizio della decadenza del condannato di Arcore, il paese si ritrova ad affrontare l'ascesa di un nuovo rampollo che, pur militando nel partito opposto, non fa altro che ripercorrere la stessa strada. L'Italia sta solo cambiando padrone.

domenica 1 dicembre 2013

Proposea, populismo e falsità .. niente di nuovo al Vday


Niente di nuovo al terzo Vday dei grillini. Chi si aspettava qualcosa di diverso e qualcosa di nuovo considerato che era il primo raduno dopo l'ingresso in parlamento, è stato completamente deluso. Le cronache dei giornali on line e soprattutto del Il Fatto Quotidiano, quasi l'organo ufficiale del Movimento 5 stelle, raccontano la solita musica con qualche dichiarazione di stampo populista in più e qualche falsità da partito politico navigato. La più grossa è quella secondo la quale il Movimento 5 stelle è stato l'artefice della decadenza di del condannato. Una dichiarazione ad effetto ma completamente falsa considerato che il tizio è stato giustamente sbattuto fuori dal parlamento grazie alla legge Severino votata dal precedente parlamento quando i grillini ancora non erano presenti. Poi loro hanno votato a favore dell'espulsione certo, ma senza i voti del Pd il condannato sarebbe ancora sulla sua poltrona. Queste sono le classiche dichiarazioni dei politici italiani che, trascurando i dati oggettivi, danno interpretazioni contrarie ed opposte a seconda dell'appartenenza alla maggioranza o all'opposizione. Altra novità di questa giornata è stata quella di appioppare ad un grande politico ed un grande socialista della precedente repubblica, Sandro Pertini, ormai scomparso una presunta simpatia per il M5S, un uso della memoria veramente irrispettoso come lo è solitamente il grillo di Genova. Il Movimento 5 stelle come altri partiti o formazioni politiche oggi esistono proprio perchè nel panorama politico italiano non sono più presenti personaggi di spesso come appunto poteva essere Sandro Pertini. Ma è difficile pensare a Pertini, un grande partigiano, come un simpatizzante di un movimento destrorso e fascista come il movimento del comico genovese. Queste solo le novità del terzo Vday, per il resto le solite cavolate: l'impeachment di Giorgio Napolitano, e qui si conferma l'ignoranza del Grillo che non conosce la costituzione e le modalità atrtaverso alle quali si può avviare la procedura di impeachment, il referendum sull'euro, altra eventuale catastrofe al solo annunciarlo proprio nel giorno in cui in Ucraina la gente scende in piazza e sfida il potere invece per entrare nell'euro a dimostrazione che la verità assoluta non esiste. Insomma niente di nuovo sotto il sole e il successo di questo movimento è della stessa natura del successo che fu di Forza Italia: un padrone che sa come usare la comunicazione e che strilla senza dire niente di nuovo o di progettuale. Ecco questo è il futuro del paese, che se sommato al sindaco di Firenze fa smorzare sul nascere gli entusiasmi per la decadenza del condannato.