venerdì 29 novembre 2013

Ignoranza, volgarità, presunzione e incapacità .... ognuno fa la sua parte


Lo scadimento della politica, ma non solo, nel paese è sotto gli occhi di tutti e sotto varie forme accomuna tutti i partiti dell'arco costituzionale, come si diceva una volta. Ne sono un esempio i dibattiti, le dichiarazioni, i provvedimenti zoppicanti e le sedute del parlamento come quella del senato di mercoledì scorso sulla decadenza del condannato. Quando si svolge un dibattito in parlamento che contrappone centro destra, centro sinistra ed ora anche il Movimento 5 stelle è sempre più frequente ascoltare interventi offensivi nei confronti dell'avversario politico o dichiarazioni infarcite da pesanti volgarità. Da una parte la Mussolini che insulta Alfano paragonandolo ad un piranha, dall'altra Bondi che, dando prova di altissimo sense della cultura e della sua infinità intelligenza, grida VERGOGNATEVI ai senatori a vita che si sono presentati alla seduta per la decadenza del suo padrone. Da che pulpito arriva la predica, da colui il cui capo in Senato non ci va mai ... e da marzo ad oggi è stato presente solo una volta. I senatori a vita si dovrebbero vergognare non per la loro presenza ma per la loro asasenza, così come si dovrebbe vergognare l'espulso. Sentire urlare vergogna da un personaggio come Bondi, un incrocio fra Don Abbondio e Massimo Boldi, ad un premio nobel ha da una parte del fantascientifico, ma dall'altra rappresenta lo specchio di un paese rovinato, se non per sempre per moltissimi lustri, da un pregiudicato con le sue televisioni disgustose ed i suoi giornali altrettanto volgari. A questa banda di ignoranti si è poi aggiunta in questi ultimi mesi la banda dei grillini, guidata dal maestro della volgarità e dell'offesa che probabilmente ha superato nelle sue esternazioni anche il condannato. Dove poi non c'è volgarità, prende il suo posto la incompetenza e gli ultimi due governo ne sono un bellissimo, si fa per dire, esempio. Il governo Monti che con la riforma delle pensioni e del lavoro della ministra Fornero, ha messo al tappeto qualche centinaio di migliaia di lavoratori che avevano lasciato il lavoro in accordo con le proprie aziende e che si sono trovati anche senza pensione, i famosi esodati. E che dire dell'attuale governo che pressato dalla farsa dell'abolizione dell'Imu si è dimenticato dei provvedimenti presi dai comuni ed ora a gennaio una parte di questa Imu si dovrà pagare. Il tutto per accontentare l'espulso che ora è anche fuori dal parlamento. Ma questa è la classe politica che il paese si merita e che, nonostante i lamenti generalizzati che si leggono ovunque, i cittadini non hanno mandato a casa definitivamente ma anzi hanno consentito l'ingresso in parlamento di un'altra banda di sconsiderati, inesperti e quello che è più grave ignoranti "politicamente" parlando. Un gruppo di persone mandate allo sbaraglio da un burattinaio che li manovra adeguatamente per poter continuare a sparare bordate dal suo blog e fare fatturato. Questo è quello che passa il convento e non si vede nessun spiraglio da alcuna parte.

giovedì 28 novembre 2013

Dopo 20 anni uno spiraglio .... ma è solo l'inizio di un lungo percorso


Un cittadino onesto non può che gioire e rallegrarsi per la decisione che ha preso oggi il Senato di sbattere fuori dal parlamento italiano colui che ha usato lo Stato, le istituzioni ed il paese intero per i propri sporchi affari, con il benestare da una parte di una classe politica ruffiana e mantenuta dal condannato e e dall'altra di una parte dell'elettorato sconsiderato offuscato e ingannato dai mezzi di informazione dello stesso condannato. Ma la gioia non può che essere mista ad un pò di amarezza. Amarezza per l'incapacità del paese di sconfiggere il pregiudicato sul terreno della politica e di vederlo quindi fuori dal parlamento semplicemente per un suo karakiri ed a causa della sua propensione agli affari sporchi. In fin dei conti ha fatto tutto da solo: ha tenuto sotto scacco l'Italia minandone la libertà e la democrazia, portando al potere fascisti vecchi e nuovi, ed alla fine viene cacciato dal parlamento sempre a causa delle sue azioni malavitose. E questo è solo l'inizio perchè la strada delle condanne non è ancora finito per l'espulso, c'è ancora il processo Ruby con una condanna in primo grado a 7 anni, ci sarà il processo per corruzione di Napoli e poi probabilmente un altro processo per le vicende legate al primo processo Ruby nel quale sempre l'espulso avrebbe pagato i testimoni a suo carico. E' inspiegabile come possa aver sempre mietuto voti questo personaggio che, oltre ai suoi problemi giudiziari che ne hanno fatto il politico più inquisito della storia non solo italiana (ma non per una persecuzione giudiziaria come ha mirabilmente inculcato nelle teste dei propri elettori, quanto più semplicemente perchè si tratta di una persona incline a comportamenti illegali sia in ambito finanziario ed economico che in ambito della propria vita privata), ha sempre disatteso le promesse sbandierate nelle sue campagne elettorali oltre ad aver portato il paese al disastro  economico e sull'orlo del fallimento in occasione del verificarsi della crisi economica da lui sempre negata. Proprio per questa capacità di mietere voti sul niente, non bisogna abbassare la guardia e dopo i giusti festeggiamenti, è necessario cercare di sfruttare il momento favorevole per distruggere definitivamente il suo potere politico e mediatico. E purtroppo qui si arriva alle note dolenti perchè se i protagonisti che dovrebbero continuare questa opera, sono Renzi e Grillo il paese è proprio messo male. I due sembrano molto distanti sia dal condannato che l'uno dall'altro, ma in realtà molto simili al tizio appena espulso dal Senato. Entrambi soffrono di presunzione e alterigia, entrambi sono dediti all'offesa dell'avversario politico (Grillo in maniera volgare e indecente oltre che inaccettabile, Renzi più elegante ed educato ma che rivolge i propri strali anche agli appartenenti al suo partito) ed infine, caratteristica peculiare di tutti e tre, sono dei bravissimi comunicatori che incantano le piazze senza dire assolutamente niente se non lanciare parole d'ordine prive di seguito progettuale. Insomma il condannato dopo venti anni ha perso finalmente una battaglia ed a nulla gli sono valsi gli innumerevoli tentativi di sfuggire alla legge con le sue leggi ad personam, ma attenzione: non è finito ma solo ferito gravemente quindi l'opera demolitrice deve proseguire sfruttando sia il colpo mortale ricevuto dalla magistratura che i colpi che ancora devono arrivare.  

lunedì 25 novembre 2013

Presidente oggi lei ha perso un'occasione per non scendere al livello del condannato


Fino a pochi mesi fa, prima del pataracchio dell'elezione del nuovo presidente della repubblica, Giorgio Napolitano è stato, per quanto possibile, il garante della democrazia nel nostro paese. E' stato l'unico baluardo contro le disgraziate leggi ad personam del governo e del parlamento della precedente legislatura da una parte formato da una banda di irresponsabili devoti alla difesa di un leader che poi si è dimostrato essere un pregiudicato, e dall'altra da un carrozzone incapace di fare una reale opposizione come avviene in una qualsiasi democrazia occidentale. Dopo le elezioni di febbraio, al cospetto di un parlamento incapace perfino di elegere un nuovo presidente della repubblica, Giorgio Napolitano ha iniziato ad scendere di livello ed andare fuori dalle righe. Oggi ha forse raggiunto il minimo con la lettera ai giudici di Palermo con la quale tenta di sottrarsi ad essere interrogato sull'indagine dei rapporti fra stato e mafia. In perfetto stile del condannato afferma di non avere niente da dire e di non sapere niente su un'indagine delicata e fondamentale per fare chiarezza sui reali rapporti fra la politica e le organizzazioni mafiose nel nostro paese. Se un presidente della repubblica, il primo cittadino d'Italia, cerca di sottrarsi a dire quello che sa o anche quello non sa davanti ai giudici, allora davvero la giustizia in questo paese è calpestata anche da chi dovrebbe difenderla a spada tratta. Una lettera che arriva proprio nel giorno in cui il condannato sferra il suo attacco mediatico, alla giustizia, al parlamento, alle istituzioni, ai cittadini onesti, in pratica a tutto lo stato. Mentre il presidente della repubblica scriveva ai magistrati di palermo dichiarandosi una delle tre scimmiette, quella che non parla perchè non sa, il codannato organizzava il suo comizio davanti alla stampa affermando che in Italia si sta perpretando un colpo di stato, unico caso al mondo quello di un condannato, un pregiudicato al quale viene concesso addirittua di parlare alla stampa per proclamare la propria innocenza. Anche se mercoledi' il pregiudicato fosse finalmente allontanato dal senato, serviranno molti anni per risollevare questo paese dal baratro nel quale è affondato e non solo per problemi della sua economia, ma anche e soprattutto per la decadenza nei costumi, nella società, nel rispetto dell'onesta e delle istituzioni. Un tempo che si allungherà anche a causa del basso profilo dei politici attualmente in campo e soprattutto di coloro che si propongono come il nuovo che avanza.

domenica 24 novembre 2013

Concordo con il condannato .... Napolitano dovrebbe intervenire



Considerato che in questa legislatura i partiti presenti in parlamento non riescono a svolgere la loro funzione ed il parlamento stesso è stato incapace sia di eleggere un nuovo capo dello stato che di formare un governo lasciando in mano la repubblica a Giorgio Napolitano, confermato alla presidenza delle repubblica, il presidente dovrebbe anche in questo frangente prendere in mano la situazione ed intervenire. Certo non per dare la grazia ad un pregiudicato condannato in via definitiva per frode fiscale, il reato più grave per un politico che dovrebbe servire lo Stato e non derubarlo, ma caso mai per pretendere che la sentenza sia applicata, che la magistratura sia rispettata, che il parlamento sia liberato per sempre da questo malfattore, e soprattutto che non sia offesa la dignità di tutti i cittadini onesti, tutti coloro cioè che già sapevano fin dal 1994 la strada che stava imboccando il paese consentendo ad un imprenditore senza scrupoli di entrare in politica. Ieri è stato il giorno del delirio totale e tutto fa pensare che sia stato solo la prima di una serie di giornate drammatiche, giornate eversive che potrebbero portare anche ad uno scontro fra chi pretende il rispetto e chi pretende di difendere gli interessi di un malfattore. Sono volate parole grosse e pericolose tipo: il voto sulla decadenza equiparato ad un colpo di stato, il condannato è stato violentato, chi ha preso le distanza dal condannto è un terrorista. Siamo alla follia pura e vedere dei giovani che sventolano bandiere ed urlano festosi a queste parole fa capire quanto il paese sia caduto in basso e abbia perso la capacità di distinguere fra onestà e delinquenza. Addirittura si è detto che l'affidamento ai servizi sociali del condannato costituirà una vergogna per l'Italia agli occhi della comunità internazione. Sicuramente c'è un fondo di verità anche in questa assurda affermazione. In effetti in nessuna parte del mondo ad un filibustiere del genere sarebbe stato consentito di entrare in politica, ma se questo fosse avvenuto in nessuna parte de mondo civile sempre il filibustiere avrebbe ottenuto i voti necessari per diventare il capo del governo, ma ancora se anche questo fosse accaduto dopo un primo governo ed anche un secondo considerati i risultati in nessuna altro paese democratico si sarebbero sognati di rieleggerlo per la terza volta e addirittura per la quarta volta, ma se anche questa evenienza si fosse verificata sicuramente in alcun paese democratico in presenza di una condanna definitiva per frode fiscale, qualcuno si sarebbe sognato di difenderlo ancora e sarebbe stato sbattuto in galera a calci nel sedere altro che servizi sociali. Ecco la vergogna per l'Italia è questa che ad oltre tre mesi e mezzo dalla sentenza definitiva si sia ancora qui a discutere di un voto assurdo piuttosto che aver rinchiuso in galera per quell'unico anno su quattro che il condannato dovrebbe scontare. Ed invece il paese è sottoposto ad un massacro mediatico da parte di una banda di altrettanti delinquenti che si ostinano a difendere il pregiudicato sapendo che dal momento in cui sarà cacciato dal parlamento anche per loro la festa sarà finita. Napolitano se hai le palle intervieni e poni fine a questa vergogna.

mercoledì 20 novembre 2013

Il Partito Democristiano ovvero la nuova Democrazia Cristiana


Con Letta presidente del consiglio la trasformazione del Partito Democratico nella nuova Democrazia Cristiana ha avuto un'accelerazione senza precedenti. La vecchia Dc ed i suoi politici erano maestri negli slalom, nei compromessi, nel cambiare significato ad atti ed eventi politici evidenti, nel districarsi fra ostacoli e rimanere sempre in piedi facendo apparire decisioni incomprensibili e contradditorie lineari e coerenti. Il tutto naturalmente con acume politico ed intelligenza. Letta è figlio di quella classe politica che non è mai morta, anzi si è infiltrata nei gangli di versi "nuovi" partiti pur non riuscendo a coalizzarsi in una nuova ed unica formazione. Ecco allora che il democristiano appare ovunque ed ovunque riesce sempre a galleggiare. Il Partito Democratico che ne ha inglobati molti di questi personaggi, oggi ha ormai perso definitivamente le proprie origini e i suoi fondatori, pur provenendo dalle ceneri del più grande partito couminista europeo, sono stati fagocitati e raggirati dalla "sapienza" democristiana. Quando avvenuto ieri sul caso della ministra Cancellieri ne rappresenta un classico esempio. La ministra, pur non commettendo alcun reato, ha debordato dal suo incarico istituzionale utilizzando la propria posizione per cercare di aiutare amici in difficoltà. Le telefonate ad un amico ci stanno (anche se quando l'amico ha grossi problemi con la giustizia e tu sei ministro della giustizia dovresti pensarci 10 volte e poi non farne di niente) ma le frasi come quelle dette dalla Cancellieri no quelle no non ci stanno. Il M5S ha presentato una mozione di sfiducia "personale" sul ministro quindi non sfiducia al governo, il Pd tentennava sul voto di sfiducia ed alcune "menti" sapienti hanno pensato di defilarsi dichiarando che non si poteva votare una mozione presentata dal M5S, ecco allora spuntare uno dei pochi personaggi degni di attenzione del carrozzone democratico, Civati, che toglie dall'imbarazzo i "sapienti" annunciando che avrebbe presentato lui la mozione. A questo punto non ci sarebbero state più scuse ed anche chi proclamava da giorni l'opportunità delle dimissioni si è trovato spiazzato. Ecco allora la sapienza democristiana. Sia Renzi che Cuperlo, due personaggi che di sinistra hanno solo un braccio ed una gamba ma che non conoscono il significato della parola, hanno trovato il modo di sfilarsi dalla loro presa di posizione affibbiando al presidente del consiglio Letta di metterci la faccia e spiegare perchè il ministro non dovesse essere sfiduciato. Il buon Letta figlio non aspettava altro e non è stato difficile per lui trovare la giustificazione: la mozione di sfiducia del 5S non è contro il ministro ma contro il governo. Questa la tesi che il capo del governo non ha dovuto nemmeno sforzarsi di dimostrare, tutti sono stati ben felici di convertire la tesi in un assioma, una tesi cioè non dimostrabile per presa per vera. Tutti zitti e tutti in parlamento a non votare la sfiducia. Più facile di quanto lo stesso premier avesse pensato, un gioco di prestigio da democristiano navigato con buona pace di tutti. L'impressione è che per scardinare questo governo non sarà facile e durerà molto a lungo pur essendo un governo nato contro il voto popolare. 

martedì 19 novembre 2013

Il Partito Democratico esce allo scoperto ....


Dopo circa 6 anni dalla sua fondazione il Partito Democratico esce da un'ambiguità endemica e lascia definitivamente la collocazione farlocca che si era dato di partito di sinistra. Una collocazione solo nominale e non certo per i fatti che hanno contraddistinto la vita di questo carrozzone. Un partito che accoglie fra le proprie file personaggi come la Binetti, Rutelli, Fioroni e via dicendo non può certo definirsi un partito di sinistra, senza poi contare che il primo risultato concreto ottenuto dal Pd è stata la caduta del governo Prodi dopo solo due anni. Anche se molti di quei personaggi poi hanno lasciato il Partito Democratico, oggi il partito è uscito finalmente allo scoperto in virtù delle elezioni che ci sono state per i candidati che si contenderanno la carica di segretario del partito alle prossime primarie. L'ha spuntata il meno collocato a sinistra anzi il più collocato a destra dei quattro candidati, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, ed il fatto che scaturisca dal voto degli iscritti rivela la vera anima di questa formazione politica. Che cosa può avere di sinistra un personaggio che va ad Arcore a cena giustificando che si trattava di una visita istituzionale scambiando la residenza dell'allora tizio del consiglio come la sede istituzionale del governo. O che cosa ha di sinistra un sindaco che affitta le bellezze artistiche della propria città per eventi di imprenditori del capitalismo italiano come se fosse sue proprietà. Ed ancora può un futuro segretario di un partito che si definisce di sinistra accettare l'appoggio dei poteri forti del paese, Benetton ecc. Senza poi parlare delle sue capacità comunicative, che somigliano molto a quelle del condannato e del comico, tese a parlare a ruota libera ed in maniera simpatica e piaciona ma senza contenuti. Renzi ha capito dove sta il trucco per avere successo politico in Italia in questo periodo storico e sta mettendo a frutto le proprie capacità per raccogliere consensi. Ha la faccia pulita non quella da mafioso del condannato, usa un linguaggio pulito e non volgare, offensivo e pesante come quello di Grillo, insomma uno stile tutto personale ma se poi scendiamo sui contenuti il livello dei tre personaggi è esattamente della stessa natura: il vuoto ed il niente. Con questa elezione, che verrà poi sancita dalla farsa delle primarie (assurdo che si consenta di votare per il segretario di un partito anche i non iscritti, è come se per il presidente della repubblica si consentisse di votare anche ai parlamentari non italiani), il Partito Democratico si affida un segretario schierato lontano anni luce dalla sinistra reale e molto più vicino alle idee, agli atteggiamenti ed al modo di fare politica del suo amico il condannato. Un arrivista che ha usato il Pd per arrivare a diventare sindaco di Firenze ed ora sfrutta la sua carica per arrivare a diventare segretario e poi candidato premier magari a spese del povero Letta. Dopo questa elezione sarebbe ora davvero che la sinistra vera si riunisse e desse vita ad una coalizione o formazione unica senza insistere in quelle divisioni che hanno avuto come diretta consequenza la scomparsa totale dal parlamento ormai in mano a forse del centro destra o addirittura fasciste travestite da populismo puro.

domenica 17 novembre 2013

La seconda repubblica e la crisi dell'industria farmaceutica dei lassativi


La giornata e' grigia, tipicamente autunnale, e dopo aver mangiato qualcosa ho acceso la televisione. Gia' qualcuno di voi dira': "Ma ancora guardi la televisione ?". Si e' vero ma io sono figlio degli anni 50 quando a 8-9 anni mia nonna la sera mi portava al bar del suo paese a vedere la Tv, fino a quando mio padre nel 1960 compro' anche lui la televisione. Beh era un divertimento. Le trasmissioni iniziavano il pomeriggio con la tv dei ragazzi, Rin Tin Tin e Zorro i primi telefilm, Carosello la pubblicita' che divertiva e poi Studio Uno, Specchio segreto e via dicendo. Certo ora la televisione e' profondamente cambiata, soprattutto da quando un delinquente l'ha utilizzata per prendere il potere in Italia attraverso una colpo di stato strisciante, ma ogni tanto le riminiscenze di quei tempi andati mi fanno schiacciare quel pulsante speranzoso per poi rimanere subito shoccato da quello che vedo. Oggi e' stato uno di quei giorni. Accendo e ti vedo la faccia di quel pseudo-politico definito da Sgarbi un incrocio fra Massimo Boldi e Don Abbondio: tale Sandro Bondi. Apre bocca e pronuncia queste parole: "Ieri Berlusconi ha dato dimostrazione di quanto la sua analisi politica sia ancora lucida e coerente". E' stato un attimo, questione di secondi e la corsa al cesso e' stata inevitabile e immediata. Penserete "Ma dove vuole arrivare questo". Ad una riflessione considerato che questi attacchi di corsa al cesso stanno diventando frequenti, l'ultimo prima di oggi due giorni fa quando, sempre dopo aver acceso la Tv per ascoltare le notizie, mi si e' presentata la faccia sorridente di Formigoni. Ecco questi effetti secondari della visione di certe facce mi ha fatto riflettere e dopo una breve ricerca ho verificato che l'industria farmaceutica che produce lassativi e' in grave difficolta'. Grazie, dira' qualche esperto dell'ultima ora, con questa crisi le imprese sono tutte in difficolta', ma questa e' un'analisi semplicistica e per capire le ragioni di questa crisi e' necessario conoscere la storia dell'economia del nostro paese. Subito dopo la guerra l'Italia era prevalentemente un paese la cui economia era principalmente fondata sull'agricoltura. Anche coloro che vivevano in citta' avevano modo, grazie ai mercati rionali o cittadini, di acquistare i prodotti della terra appena raccolti, freschi e naturali. Poi con il boom economico degli anni 60, le campagne hanno iniziato a spopolarsi, le famiglie italiane sono man mano diventate piu' agiate ed anche l'alimentazione e' cambiata, piu' carne, meno verdure e frutta, piu' cibi trattati e raffinati dalla grande distribuzione, meno cibi naturali ed appena raccolti. Questo benessere ha portato pero' anche degli effetti collaterali indesiderati, si perche' a questa maggiore presunta qualita' dell'alimentazione, la popolazione ha iniziato a soffrire di problemi di stitichezza ed affini. I miei nonni mangiavano minestroni di fagioli e verdure un giorno si ed uno anche, ed il bagno o meglio cesso, era uno dei locali piu' frequentati ed ambiti della casa. Cambiano le abitudini alimentari i problemi relativi ai bisogni corporei sono aumentati. Ma il progresso naturalmente ha colto questo spiacevole effetto del benessere e ne ha fatto un business. Ecco allora nascere prodotti come la Dolce Euchessina, il Confetto Falqui, la Magnese San Pellegrino fino ad arrivare ai giorni nostri con lo yogurt con il bifidus che hanno fatto la fortuna delle industrie farmaceutiche ed alimentari. Da qualche anno a questa parte, diciamo piu' o meno negli utlimi cinque anni, i profitti di questa industria sono crollati paurosamente, effetti della crisi economica ? No effetti della televisione e della continua presenza in video ci certi personaggi. Dopo venti anni come si fa a non vomitare o a non essere colpiti da un attacco violento di diarrea nel mettersi davanti al video e vedere un Formigoni che dopo le ruberie alla regione Lombardia e' stato promosso senatore ? O nell'ascoltare la Biancofiore che si addentra nel parallelismo fra la telefonata di Berlusconi per Ruby e quella della Cancellieri per Ligresti per poi asserire che votera' per la sfiducia alla ministra dopo aver votato a favore della convinzione del condannato che Ruby fosse la nipote di Mubarak ? E che dire di Brunetta che ieri accarezza la mandi del condannato e grida alzate i badge per votare la rinascita di Forza Italia ? E se per caso invece che nei berluscones ti imbatti nei grillini o in quelli del Pd ... non e' che l'effetto cambia, forse la loro forza terapeutica per l'intestino non e' della stessa portata di quella del condannato e dei suoi leccapiedi ma sono sulla buona strada. Ecco che i consumi dei lassativi e dei farmaci per favorire i bisogni corporali sono in caduta libera, anche se gia' si prospetta un mercato floridi per un altro tipo di prodotti: quelli che bloccano vomito e diarrea ... il capitalismo e' una gran cosa.

La repubblica degli inciuci ...


La vera riforma delle riforme nel nostro paese sarebbe una: inserire nella costituzione una norma per evitare gli inciuci di qualsiasi genere e tipo. In un paese serio, in una vera democrazia, non dovrebbe esistere la necessita' di una simile norma, ma l'Italia non e' ne' un paese serio ne' tanto meno una democrazia e quindi norme di questo tipo sono indispensabili per garantire una parvenza di repubblica democratica. Questa norma dovrebbe impedire a qualsiasi politico di cambiare schieramento in corso d'opera e cioe' durante la legislatura finendo in una formazione politica diversa da quella per la quale ha ricevuto il voto. Allo stesso tempo dovrebbe impedire ad un partito di sciogliersi per andare a formarne un altro dando vita quindi ad un nuovo soggetto che non ha ricevuto il voto degli elettori. A che titolo un politico rimane in parlamento dopo essere stato eletto in un partito quando se ne va da quel partito per confluire in un altro o quando addirittura il partito stesso viene sciolto per costituirne un altro ? Sono tanti gli episodi del genere e sono tipici proprio della cosi' detta seconda repubblica, quella che doveva garantire governi stabili, che doveva fondarsi sul bipolarismo, quella che doveva rafforzare la democrazia ed invece sotto questo punto di vista le cose sono andate peggio rispetto agli anni 50-80. Sono innumerevoli gli esempi e trasversali dalla Lega che fa cadere il primo governo Berlusconi, a Rifondazione che fa lo stesso con Prodi, a Veltroni che da vita al Partito Democratico minando il secondo governo Pordi e causandone la fine, ai vari De Gregorio e Scilipoti, a Fini che fonda Futuro e Liberta' staccandosi dal Pdl, fino ad arrivare ad oggi con il Pdl che muore per ridar vita a Forza Italia e un manipolo di parlamentari che fon da Nuova Destra o come si chiama. Il tutto fregandosene altamente degli elettori, di coloro cioe' che hanno consentito con il loro voto di sedere su quelle poltrone. L'elettore vota un simbolo perche' per lui rappresenta qualcosa, o una persona perche' appartiene a quel simbolo e poi in parlamento le carte vengono mischiate e soprattutto modificato il quadro politico rispetto a quello delle elezioni. Un malcostume del quale si sono fatti interpreti anche coloro che rappresentano il nuovo: i grillini del M5S. Non sarebbe piu' corretto che chi cambia partito, chi cambia nome, chi in qualche modo non fa piu' parte della formazione per la cui appartenenza e' stato si dimettesse ? Gia' ma e' pura utopia per un parlamento che da tre mesi ormai non riesce e non vuole buttare fuori un tizio che e' stato condannato per il reato piu' grave nei confronti della pubblica amministrazione, la frode fiscale. Con la complicita' dei suoi elettori che meriterebbero di andare in galera insieme a lui.

sabato 16 novembre 2013

Qualche nuova perla del condannato


Ascoltare il condannato che parla, se sei nello spirito giusto, è sempre una sorpresa sia perchè ne spara comunque una delle sue sia perchè vedere la faccia di Capezzone, Brunetta o delle varie amazzoni che sorridono senza nemmeno rendersi conto delle castronerie che il proprio capo sta sparando a destra e sinistra. E non si tratta tanto di pensiero politico che può essere condiviso o non condiviso, dibattuto, discusso ma semplicemente di vere e proprie caxxate sulle quali anche un bambino minimamente scolarizzato potrebbe stupirsi o sorridere pensando che saltino fuori dalla bocca di un comico. Stamani in quella grande sceneggiata che era il Consiglio Nazionale ... non si sa di che cosa ... ne ha tirate fuori due dal cilindro veramente da premio Nobel. Il tizio è salito sulla cattedra dell'economista e ha spiegato alla platea come il paese si potrebbe togliere dalle pastoie della crisi e soprattutto dell'europa. Ha iniziato con la ghigliottina costituita da quel 3% spesa pubblica/pil sotto la quale deve sottostare il nostro come tutti i paesi europei. Andare sotto quel tre sarebbe molto semplice per l'Italia come ha spiegato l'economista di Arcore: sarebbe sufficiente far entrare nel conteggio del Pil tutta quell'economia sommersa che attualmente ne resta fuori e quindi lavoro nero, attività illecite o illegali come quelle della mafia, della camorra, della 'ndrangheta. Se nel Pil si conteggiassero anche gli affari della malavita il nostro Pil schizzerebbe in alto senza problemi e andremmo sicuramente al di sotto di quel fatidico 3%. Beh non c'è che dire un'idea geniale che non poteva che scaturire dalla mente di un condannato per frode fiscale e da un colluso proprio con quelle associazioni mafiose che potrebbero risollevare le sorti del paese. La seconda è ancora più interessante e soprattutto sarebbe una vera panacea per le sue attività imprenditoriali: il problema delle nostre imprese è il costo del lavoro ... dovremmo prendere esempio da India e Cina dove un operaio costa circa 2 dollari l'ora. Operai e lavoratori dipendenti sono avvisati. Queste sono le ricette del condannato .... conteggiare nel Pil attività malavitose e ridurre drasticamente stipendi e salari. Non fa una piega. Con questo programma politico ... ha preso il via la nuova Forza Italia associazione a delinquere del terzo millennio.

venerdì 15 novembre 2013

Chi al telefono, chi sui giornali, chi in televisione, chi nel suo blog, chi sul social network .. il problema è che si parla troppo e spesso a vanvera


Tutti parlano a ruota libera e spesso senza connettere la materia grigia alla bocca, un malcostume che nel precedente secolo poteva anche andare bene considerato che l'informazione circolava o sui giornali il giorno dopo o al più nei notiziari della televisione. Oggi la situazione è diversa e l'informazione arriva quasi in tempo reale sia per le dichiarazioni rilasciate in dibattiti, interviste che a maggior ragioni per interventi su blog, social network o in generale sulla rete. Per non parlare poi di che cosa accade con le comunicazioni telefoniche ormai sotto continuo controllo a causa della intensa attività malavitosa nel nostro paese. Ecco allora che niente ormai passa inosservato o inascoltato di quello che viene detto da politici e personaggi delle istituzioni e tanto più aumenta questa attenzione maggiormente aumenta l'avventatezza di coloro che parlano. Ogni giorno abbiamo esempi da una parte ridicoli, per la maggior parte delle volte ipocriti e spesso avventati e che dimostrano l'arroganza del potere. Oggi siamo alle prese con il caso della ministra della giustizia che, amica intima della famiglia Ligresti, dimentica il suo ruolo anteponendo l'amicizia e garantendo ai propri amici il suo appoggio incondizionato contro la giustizia, l'istituzione che rappresenta. Qualcuno fa il parallelo con il codannato e le sue telefonate per salvare Ruby. Certo l'origine è la stessa ma qualche differenza sostanziale c'è: il condannato voleva salvare se stesso dagli scandali che lo avrebbero investito relativi alla sua vita sconsiderata, la Cancellieri intendeva salvare degli amici pur se delinquenti. Il risultato dovrebbero essere le dimissioni di entrambi, ma per coerenza rimarranno entrambi. Poi oggi abbiamo un'altro telefonista che cade nelle maglie delle intercettazioni, il presidente della regione puglia Niki Vendola. Nel pieno della bufera dell'Ilva il buon Niki assicura il suo interessamento per salvaguardare la fabbrica dei veleni e gli interessi della famiglia Riva e quel che è peggio ci ride anche sopra. Sicuramente la passerà liscia anche lui ma altrettanto sicuramente dovrebbe andarsene e scomparire se non altro per rispetto di tante persone che sono morte o si sono ammalate a causa dell'acciaieria. Poi arriviamo alle dichiarazioni ipocrite o rilasciate con leggerezza. Partiamo da Mastropasqua direttore dell'Inps, che dimenticando del numero di pensionati in Italia, ieri allegramente aveva lanciato l'allarme sullo stato dell'Inps e quindi sulla sua capacità di pagare le pensioni già dal prossimo anno. Grande risonanza e grande preoccupazione oggi rientrata per la pronta smentita rilasciata oggi, ma ora quale sarà la versione giusta ? E che dire sul balletto intorno alle tasse sulla casa per recuperare la cancella zione dell'Imu sulla prima casa voluta in maniera sconsiderata dal condannato ? Ogni giorno arriva una tassa con nome diverso e con gettito maggiore con il risultato che per ora nessuno spende un centesimo, ammesso che lo abbia disponibile, perchè non sa di che morte deve morire. E vogliamo parlare di Letta che da qualche mese a questa parte non fa che annunciare la fine della crisi salvo essere smentito da tutti ed in particolar modo dai dati sull'occupazione ? Da questa confusione totale non si sottrae certo il presunto nuovo che avanza, e cioè Grillo ed il suo movimento, che proprio oggi sul suo blog ha inanellato un'altra perla. Parla di governo di larghe intese già deciso prima delle elezioni e di presa in giro per gli italiani, dimenticando che il primo responsabile del governo delle larghe intese è lui e la sua intransigenza. Tutto è nato dal suo rifiuto a partecipare ad un governo con il Pd, prendendo in giro non tutti gli italiani certo ma sicuramente quei 9 milioni che avevano votato il M5S che contava su appena 30 mila iscritti. Insomma ipocrisia, arroganza, sufficienza, pressapochismo, caretteristiche comuni che coinvolgono tutto il sistema politico e che non fanno vedere alcuna luce in fondo al tunnel.

mercoledì 13 novembre 2013

Ici, Imu, Tari, Tasi, Trise .... TUC ... il valzer della presa per i fondelli


Quello che lascia perplessi, per usare un eufemismo, dell'attuale governo e di questa legge di stabilita' non sono tanto i provvedimenti contenuti nella legge, sui quali si puo' essere in accordo o meno, quanto l'incertezza e soprattutto la mancanza di decisione di adottare l'unico provvedimento serio intorno al quale si gira e si rigira: una vera patrimoniale. Manca i tutti i partiti di governo e di opposizione una progettualita', una visione del futuro e tutti, chi in maniera piu' palese chi in maniera piu' nascosta, sopravvivono abbeverandosi alla fonte del populismo. Grillo lo fa sfruttando la propria immagine comunicativa e di mattatore del palcoscenico che utlizza le sue capacit' teatrali per infarcire di enfasi i suoi discorsi che alla fine sono privi di contenuti e che non vanno oltre la contingenza attuale, Ha mai fatto un discorso o una proposta seria ed attuabili sil problema della tassazione della casa ? Assolutamente no. Vive alla giornata seguendo il suo disegno che riguarda il fatturato del blog e niente di piu'. Il Pd segue la stessa rotta populista, la stessa che porto' all'abolizione dell'Ici senza prendere contromisure adeguate e quindi portando allo sfascio attuale, e la stessa che ha portato al partito i milioni di voti nell'ultima tornata elettorale nonostante i disastri del precedente governo grazie alla promessa dell'abolizione dell'Imu. Il Pd, dopo i disastri post elettorali, ha acconsentito alla formazione di un governo Pdl-Pd assoggetandosi ai voleri del condannato e dimostrandosi incapace di proporre una propria linea politica per seguire il populismo dell'ex avversario politico. Risultato: il paese preso per il naso in quanto l'Imu sara' sostituita da una o più tasse i cui nomi e gettiti sono ancora tutti da scoprire. Intendiamoci: qualsiasi tassa sulla prima casa sarebbe da abolire ma non in maniera indiscriminata a tutti. In un periodo come questo si dovrebbe tenere conto del reddito oltre che del numero di case che una persona possiede. Comunque quando si parla di tasse nel nostro paese si parla sempre di tributi che sono pagati comunque dalle stesse persone: pensionati e lavoratori dipendenti. Rimane poi lo scoglio della spesa pubblica di come cioè i soldi delle tasse sono spesi dallo Stato e qui arriva un altro scoglio: da 20 anni a questa parte tutti promettono la riduzione della spesa, ma nessuno ci riesce e soprattutto nessuno ci prova realmente. Oppure chi ci prova, senza risultati concreti, lo fa semplicemente tagliando i fondi da mettere a disposzione dei ministeri ed in questo modo mettendo sul lastrico sanità, scuola, stato sociale e via dicendo. Una situazione dalla quale non si vede una via d'uscita in quanto non si vede nessuno che abbia la capacità, la forza di andare a prendere un po' di soldi dove sono: super syipendi dei manager, super pensioni d'oro, super proprietà, privilegi di categorie varie come i politici, i lavoratori dello spettacolo, i calciatori .... insomma i soldi ci sono basta avere il coraggio di andare a prenderli.

domenica 10 novembre 2013

Tutti contro se stessi .... e contro il governo


C'era una volta la politica in un paese democratico e come in tutte le democrazie c'era una maggioranza che sosteneva il governo ed una minoranza che faceva opposizione cercando di tutelare chi stava dall'altra parte, politicamente parlando. Poi arrivò la seconda repubblica dove tutto doveva essere sovvertito in meglio naturalmente. Ed invece eccoci qua in una situazione surreale ma altro non è che il risultato di 20 anni di non politica o di antipolitica quella vera. Il governo sostenuto da due partiti che erano contrapposti, anche se in una finta opposizione l'un l'altro, emana la legge di stabilità o legge finanziaria (la legge più importante dell'anno) e che accade ? Che i partiti che sostengono il governo e che quindi dovrebbero aver contribuito alla stesura della legge stessa, producono ben quasi 2000 emandamenti a quella legge come se la stessa fosse stata prodotta da un'altra parte politica. Allo stesso tempo quei partiti sono impegnatissimi in lotte interne senza precedenti che hanno il sopravvento sia sui problemi del paese sia su quella legge che dovrebbe rappresentare il programma economico dei prossimi anni per tentare di uscire dalla crisi economica. Nel Pdl, ora che il capo-padrone è sull'orlo della fine almeno della sua carriera parlamentare, si è scatenata la lotta interna per prendere il comando chi sotterrando il governo e chi invece sostenendolo. Ed è una guerra fra poveri perchè nessuno in quel partito, dopo anni di sottomissione al capo, ha la personalità e la statura politica per prenderne il comando. Nel Pd c'è la stessa lotta interiore e sempre per prendere la testa del partito. In questo partito, se vogliamo chiamarlo cosi', non c'è però mai stato un capo supremo, ma nemmeno una personalità di spicco e di spessore anche perchè mettere insieme anime diverse si è visto che non ha portato a niente se non a creare un carrozzone che negli anni non ha mai saputo elaborare un programma, una strategia, un modello da seguire. In queste ore poi le lotte interne sono arrivate ad un livello infimo con la guerra del tesseramento. Spettacolo squallido. In questo vuoto politico ormai cronico non è difficile per dei populisti come Grillo occupare la scena e ottenere consensi, ma il suo modo di irrompere nella scena politica è molto ma molto lontano dal fare politica. Lancia messaggi populisti infarciti da volgarità, offese a tutto campo che vanificano proposte sulle quali si potrebbe quantomeno riflettere e discutere. L'ultima è il reddito di cittadinanza di 600 euro, una proposta che arriva direttamente dal ... '68 che aveva un senso allora ma sulla quale ora bisognerebbe ragionare. Intanto sulla fattibilità. Facile dire dove si intendono recuperare i fondi ma per un politico che intende portare avanti realmente una simile proposta non basta enunciarla ci vuole ben altro. Per renderla seria ci vorrebbe un'analisi precisa e puntuale: quanti fondi si pensa di recuperare facendo pagare l'Imu alla Chiesa ? quali sono le pensioni d'oro e in che cosa consiste tagliare tali pensioni ? Quante sono le persone alle quali elargire questo reddito ? Per quanto tempo viene erogato il reddito ? Insomma rispondendo a tutte queste domande forse si potrebbe elaborare una proposta seria sulla quale discutere. E poi ancora: un provvedimento di questo tipo se non seguito da provvedimenti per davvero creare lavoro risulterebbe perfettamente inutile alla stessa stregua dell'amnistia senza una riforma della giustizia. Insomma Grillo non si smentisce .... un populista e basta.

venerdì 8 novembre 2013

Quando l'informazione diventa semplice rumore



Nell'era di internet, dei social network ormai siamo sommersi da quantità sempre crescenti di informazione e quando l'informazione è molta rischia di diventare solo rumore. Ormai anche il più insignificante dei fatti è immediatamente riportato non solo dai media tradizionali (televisioni, radio e giornali) quanto soprattutto da internet attraverso i siti dei giornali on line e più in generale di informazione. E più questo fenomeno di portare immediatamente qualsiasi avvenimento all'attenzione della rete, più il cittadino viene inondato da notizie più o meno rilevanti. Questa "fame" di informazione, dovuta al proliferare sia di giornali che di siti internet, ha provocato una caccia continua al personaggio, al politico, alla ricerca della notizia da buttare in pasto ai vari media. Fra i "produttori" di notizie oggi si distingue nel nostro paese il politico. Basta vedere che cosa accade quando un politico esce dai palazzi istituzionali e scende in strada per assistere ad una caccia "all'uomo" nella speranza di catturare un'affermazione, una notizia, un'anticipazione. Ecco allora che di qualsiasi problema se ne parla per giorni ed addirittura per mesi con tutti che fanno a gara per dire la loro, per dare il proprio giudizio o per proporre la propria soluzione. Il politico degli anni 2000 è molto diverso da quello di qualche decina di anni fa quando compariva in televisione al massimo in occasione delle elezioni e mai si prestava a dibattiti 24 ore su 24, oltre che a lasciare dichiarazioni con il contagocce e quasi sempre in linea con il proprio ruolo istituzionale. Oggi il politico parla a tutto campo ma soprattutto a tutte le ore, e quello che dice è immediatamente riportato all'opinione pubblica. Questo continuo parlare è inevitabile che porti ad affermazioni e dichiarazioni che niente hanno a che vedere con le problematiche del psese reale. Ed allora ecco che si arriva agli eccessi ed alle esagerazione dei leghisti che ce l'hanno duro (o forse ce l'avevano), oppure al condannato che paragona la condizione dei propri figli a quella degli ebrei al tempo dei nazisti, per finire a democristiano Letta che illustra i sui genitali d'acciao (roba da far rivoltare nelle loro tombe uomini come Moro e Andreotti). Naturalmente affermazioni di questo genere finiscono immediatamente fra le prime pagine dei giornali sia cartacei che on line e provocano immancabilmente polemiche a non finire che alla fine allontanano la discussione sulle reali problematiche. Tanto rumore che non ha nessun risvolto pratico se non evidenziare quanto la "qualità" dei politici italiani sia caduta molto in basso trascinando il paese tutto  a qualsiasi livello. Una crisi dalla quale sarà difficile e complicato risollevarsi forse molto di più che dalla crisi economica.

giovedì 7 novembre 2013

Da Santoro alla Gruber passando per Fazio


La televisione italiana è cambiata profondamente con l'avvento delle tv private ed in particolare con la corrazzata Mediaset del condannato, ma chi prevedeva che la qualità del mezzo televisivo migliorasse contrapponendo pubblico e privata si sbagliava di grosso. Uno dei motivi di questo decadimento progressivo e costante è stato determinato dalla discesa in politica del condannato, padrone dell'impero Mediaset. Il tizio ha usato la sua potente macchina comunicativa per irretire e per ipnotizzare il cittadino medio italiano, operazione che gli è riuscita benissimo considerati i successi elettorali in questi ultimi venti anni a fronte di governi disastrosi che hanno condotto l'Italia sul lastrico. La televisione pubblica è stata messa in condizione di allinearsi al basso profilo delle reti televisive Mediaset durante i governi di centro destra grazie ad un palese conflitto di interessi (capo del governo che per carica istituzionale controllava la televisione pubblica era anche il padrone delle reti Mediaset) e durante i governi di centro sinistra per incapacità della sinistra stessa a elevare il livello qualitativo delle trasmissioni della televisione pubblica. Di fatto questo sistema instaurato dal condannato, con la complicità dei beoti spettatori della spazzatura mediaset, ha causato la fuoriscita dalla Rai dei giornalisti più prestigiosi e indipendenti relegando alla sola terza rete ancora qualche trasmissione di un qualche sentore di indipendenza dal caimano potere. Una migrazione che ha rimpolpato un'altra rete indipendente come la 7 i cui ascolti sono lievitati. Ora da qualche mese a questa parte si sta assistendo ad un decadimento progressivo anche di queste residue avanguardie che in qualche modo contrastavano lo strapotere del condannato. Il primo a cedere le armi è stato Santoro in occasione dell'ultima campagna elettorale  quando ha invitato alla sua trasmissione nientepopodimenoche Silvio Berlusconi. Il tizio, maestro nella comunicazione del mezzo teelvisivo, ha ridicolizzato i due grandi nemici giornalisti: Michele Santoro e Travaglio. Quella trasmissione è stata il trampolino di lancio verso un successo elettorale insperato che ha consentito al Pdl di tornare al governo se pur insieme al Pd. Da quel giorno ho spento definitvamente Santoro e la sua trasmissione. Poi è arrivato Fabio Fazio, che pur conducendo una trasmissione di intrattenimento, con le sue incursioni politiche almeno sembrava mantenere un profilo medio alto e coerente. Ma circa un mese fa anche la sua trasmissione è caduta inesorabilmente con la vicenda Maradona avvallando la tesi del condannato che evadere le tasse in questo paese non costituisce reato a causa delle tasse elevate (detto da un condannato pre frode fiscale ora si spiega). Altra trasmissione oscurata sul mio televisiore. L'ultima arriva è Lilly Gruber che solitamente, in virtù della sura arguzia giornalistica, è sempre riuscitata a non soccombere rispetto alle capacità comunicative dei vari Brunetta, Gelmini, Santachè, Biancofiore etc etc. Ma anche lei si è prestata ad un giochetto troppo evidente anche per le menti più obnubilate. Dopo che oggi era uscita l'anticipazione sulla dichiarazione oscena di Berlusconi in merito alle condizioni dei propri figli (si sentirebbero come gli ebrei durante il regime nazista), stasera ha portato in trasmissione Bruno Vespa e la Biancofiore per pubblicizzare l'ennesimo libro con il Vespa pensiero e per supportare la tesi della malainterpretazione delle dichiarazioni del tizio. Altra trasmissione che cade al servizio del condannato di Arcore ... ed altra giornalista oscurata. Ora rimane Floris che forse resta in auge grazie a quei 10 minuti di Crozza perchè per il resto altra trasmissione da abolire. A questo punto la domanda è .... meglio pagare il canone Rai o diventare un evasore ?

domenica 3 novembre 2013

Datagate ovvero la scoperta dell'acqua calda


Grandi polemiche, grande scandalo, grandi minacce da parte dei leader europei in merito alle intercettazioni messe in atto dai servizi segreti americani. La domanda è: ma davvero pensavate che gli yankees, che di fatto occupano l'europa ed il mondo intero con le loro basi militari, facessero solo la parte dei turisti da oltre 60 anni ? Ma tutti questi politici e giornalisti scandalizzati non hanno mai letto qualche romanzo di spionaggio o non sono mai andati al cinema a vedere qualche bel film sullo stesso argomento ? Sinceramente tutto il tam tam mediatico sulle intercettazioni messe in atto dagli americano hanno lo stesso sensazionalismo della scoperta dell'acqua calda. Già alla fine degli anni 60 e inizio anni 70 quando la sinistra parlamentare e non manifestava quasi quotidianamente contro quello che veniva chiamato l'imperialismo americano, erano perfettamente note le attività di spionaggio dell'intelligence amricana verso tutti i paesi dell'europa occidentale e di quella oltre la cortina di ferro come si chiamava allora. Più volte la Cia è intervenuta in tutto il mondo per non far salire al potere qualche partito comunista o per far cadere governi antiamericani. Ed ora davvero si pensava che dopo la caduta del muro di Berlino e dopo la caduta del regime sovietico tutto quel sistema fosse smantellato ? Soprattutto quando le basi americane continuano ad occupare i territori europei e soprattutto quando, con la tecnologia attuale, l'intercettazione telefonica è alla portata di chiunque. Ci voleva la spia Snowden ha svelare questo segreto di pulcinella. Che poi anche l'attendibilità di questa spia pentita oggi è scaduta molto considerato che dai suoi documenti sembra che i servizi segreti italiani siano più garantisti di quelli di altri paesi e che nel nostro paese non sia possibile un'intercettazione massiva grazie al garantismo della legislazione italiana. Vorrei sapere dove ha pescato queste notizie il buon Snowden che inviterei a venire qualche mese nel nostro paese. Ormai con la tecnologia attuale più o meno non esiste cittadino che non sia stato, a torto o ragione, mai intercettato e non credo che il nostro paese sia esente da questo fenomeno. Su via siamo seri .... non facciamo gli ipocriti .. gli americano da sempre spiano il mondo intero ed oggi piu' che mai considerato che non hanno più un oppositore che si possa chiamare tale alla loro politica di occupazione mondiale.

sabato 2 novembre 2013

Chi telefona per la nipote di Mubarak ... chi per motivi umanitari ... ma con un unico denominatore comune: pernderci in giro




Sono diversi i comportamenti dei politici italiani che fanno veramente perdere le staffe e ti fanno venire voglia di prendere un forcone e cacciarli da dove siedono, ma su tutti campeggiano: l'ipocrisia, l'incoerenza e la presa in giro. Nessuno contesta che anche loro possano sbagliare, ma una volta smascherati dovrebbero quanto meno avere la modestia o l'onestà intellettuale di riconoscere i propri errori e non persistere per prenderci per il sedere. Ora che la Cancellieri ci porti a conoscenza che quella telefonata in favore della figlia di Ligresti l'ha fatta per motivi umanitari, mi fa sorridere da una parte e incazzare dall'altra. Perchè telefonare per lei e non per esempio per le altre migliaia di persone che, magari detenute in attesa di giudizio, vivono nelle stesse condizioni della povera Ligresti ? Su non prendiamoci in giro. Se dovessimo credere a queste sue giustificazioni allora dovremmo anche rivalutare il condannato e la sua telefonata per salvare la nipote di Mubarak, ma così come è stato condannato quel gesto altrettanto non si può che condannare la Cancellieri e pretendere che se ne vada a casa. Naturalmente poi il condannato a casa non ci è andato ed ha fatto votare al parlamento che Ruby era la nipote di Mubarak, ed alla stessa maniera non ci andrà la Cancellieri magari facendo votare allo stesso parlamento che la sua era una telefonata per motivi umanitari. La politica farà il suo corso: chi pretendeva le dimissioni del tizio non farà altrettanto con la Cancellieri, chi difendeva il tizio prenderà spunto per rivedere quella polemica ... insomma fatti del genere, che in ogni parte del mondo causerebbero le dimissioni del politico di turno, sono rigirati a proprio uso e consumo. Ed il cittadino normale .. quello della società reale ... ancora una volta si sentirà preso per i fondelli con buona pace di tutti. 

venerdì 1 novembre 2013

Il vizietto tutto italiano


Non c'è solo il politico che elargisce favori in cambio di voti, in Italia il vizio dell'uomo potente che aiuta l'amico od il presunto amico per ribadire il proprio potere costituisce una debolezza molto diffusa. Ed allora ecco che si scopre che perfino una ministra tecnico si adopera per un'operazione umanitaria come la definisce lei: togliere dalla galera un'amica o figlia di amici non abituata alla vita carceraria. Il telefono questa stupenda invenzione che ti permette di intercedere, direttamente dalla propria poltrona di ministro o di presidente del consiglio, e far valere il proprio ruolo su dei poveri servitori dello stato. Il condannato la fece pro sua nel tentativo di non scoperchiare il suo vizietto (fare sesso con minorenni), la ministra Cancellieri semplicemente per aiutare la figlia di un'amico. Le motivazioni erano diverse, il cattivo costume dello stessio genere, le consequenze una volta scoperti esattamente le stesse. Sia nel caso del condannato sia nel caso della ministra della giustizia i due sono rimasti ben saldi al proprio posto ed incollati alla propria poltrona. In qualsiasi altro paese una volta scoperti i due per decenza e per rispetto delle istituzioni si sarebbero dimessi, e comunque, se non lo avessero fatto di propria spontanea volontà, sarebbero stati costretti alle dimissioni dagli appartenenti alla propria parte politica. Nel caso poi della Cancellieri sarebbe toccato allo stesso presidente del consiglio cacciarla o costringerla ad andarsene. In Italia no. In Italia sono gli avversari politici a chiedere le dimissioni, salvo poi cambiare completamente atteggiamento quando a cadere in questi episodi di malcostume è un personaggio della propria parte politica. Se poi la politica non fosse riuscita a cacciare questi personaggi indegni di occupare le istituzioni, in qualsiasi altro paese ci avrebbe alla fine pensato l'opinione pubblica a costringerli a questo inevitabile passo. Ma ancora una volta non Italia dove la politica è sempre e comunque schierata e pronta a condannare o assolvere lo stesso gesto a seconda dell'appartenenza di chi lo compie, e dove l'opinione pubblica si è adeguata a questo standard di giudizio. Questo è uno dei grandi mali del paese: non saper discernere che un politico non può permettersi certi atti o certi interventi che dovrebbero essere sempre condannati e ritenuti incompatibili con la propria attività istituzionale, ma il pesce non puzza sempre prima dalla testa .... quanto piuttosto anche e spesso dalla coda.