venerdì 20 settembre 2013

Il comico ed il codannato ... due facce della stessa medaglia


Per arrivare al fallimento del suo presunto progetto politico il codannato ci ha messo circa 20 anni, il comico, pur avendo preso come riferimento il modello comunicativo del pregiudicato, ci ha messo molto meno ed in solo qualche mese ha già dimostrato ampiamente come il suo progetto di basasse sul niente. Sono i due lati della stessa medaglia o dello stesso disco, i 45 giri di una volta che sul lato A avevano inciso il pezzo migliore dell'artista mentre sul lato B era inciso un altro pezzo solitamente di qualità e contenuti più scadenti. Entrambi hanno comunque lo stesso progetto: il condannato quello di fare politica per curare i propri interessi che erano quelli di sfuggire alla giustizia, il comico quello di mandare allo sbaraglio una pattuglia di sprovveduti goliardici mentre lui manovra i fili dalla sua stanza dei bottoni guidato dal profitto del proprio blog. Altra analogia riguarda il bacino elettorale dei due soggetti costituito da persone che hanno perso o forse non hanno mai avuto, qualsiasi capacità di analisi e di vedere oltre le dichiarazioni di forma prive di contenuti e costruite solo su fondamenta fatte di slogan. Via le tasse, riforma della giustizia, via dall'euro, democrazia diretta, sono alcuni slogan presi da entrambe le facciate, ma che rimangono slogan in quanto non supportati da un programma o un progetto esecutivo. E mentre il primo, il condannato, spara i suoi anatemi a colpi di videomessaggi, il secondo, il comico, spara i suoi strali attraverso il proprio blog, due mezzi apparentemente diversi ma sostanzialmente uguali in quanto rifiutano entrambi il contradditorio. Col videomessaggio il primo e con i post del blog il secondo, possono dire e scrivere quello che vogliono anche una valanga di falsità senza che nessuno possa contraddirli all'istante. Entrambi a capo di due partiti costituiti da fedelissimi pronti a ripetere la lezione loro impartita dal capo dove ognuno è perfettamente allineato (ne ascolti uno ed è come se li avessi ascoltati tutti), talmente allineato che appena qualcuno si discosta minimamente viene subito individuato ed espulso. Mentre i due capi amano lo sproloquio, l'offesa e la denigrazione dell'avversario politico, i vari adepti sono pronti a mettere in scena rappresentazione farsesche ed eversive: la manifestazione davanti al palazzo di giustizia da parte dei fan del condannato e l'occupazione del tetto della camera o l'abbraccio ed il bacio di oggi sempre allacamera da parte dei fan del comico ne rappresentan un valido esempio. Insomma due parruglie dalle quali non c'è niente di buono e di concreto da aspettarsi, ma mentre per la prima questo fatto era già assodato da almeno 5 legislature, per la seconda in molti speravano che davvero portassero una ventata nuova e di cambiamento in parlamento. Una speranza diventata ben presto una chimera. Questi giovanotti pensano di essere ancora sotto il palco del loro mentore o alla manifestazione del V-day e non hanno ancora realizzato che invece si trovano in parlamento, dove le goliardate del genere studentesco non servono a niente e serve fare politica ma quella vera perchè di buffoni della politica ne abbiamo già abbastanza. Meno male che fra poco entrerà in pista anche il sindaco di Firenze, quella specie di Fonzy nazionale, così per la prima volta nella storia del paese ma forse anche nella storia dell'umanità, avremo una moneta a tre facce .... ma con una stessa anima.

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