La vera guerriglia ormai non è quella che si svolge quasi ogni notte in Val di Susa da parte delle popolazioni della valle contro quell'opera insulsa imposta da uno Stato che ha assunto le vesti di regime; la vera guerriglia è dentro le stesse istituzioni e si manfesta sotto diverse vesti.
venerdì 29 luglio 2011
La guerra alla istituzioni condotta da una maggioranza sovversiva
La vera guerriglia ormai non è quella che si svolge quasi ogni notte in Val di Susa da parte delle popolazioni della valle contro quell'opera insulsa imposta da uno Stato che ha assunto le vesti di regime; la vera guerriglia è dentro le stesse istituzioni e si manfesta sotto diverse vesti.
giovedì 28 luglio 2011
Storia di un comunista 60enne che incontra FacciaLibro (Facebook per gli evoluti)
martedì 26 luglio 2011
Domani giornata di protesta sul web contro la finanziaria ... inviamo migliaia di email ai deputati
LETTERA AL PRESIDENTE DELLA CAMERA (richiede solo 5 minuti) all'indirizzo seguente
http://presidente.camera.it/ (cliccare scrivi al presidente)
Testo della lettera
Al Presidente della Camera dei Deputati
On. Gianfranco Fini
Il sottoscritto Mario Rossi, appartenente al gruppo di protesta “SCIOPERO ON LINE contro la manovra finanziaria” tramite l’evento sito nel social network Facebook all’indirizzo http://www.facebook.com/event.php?eid=124110334344056&view=wall
premesso che, alla data odierna, l’evento nella pagina ha ormai superato le 25.000 adesioni;
premesso che, alla data odierna, i contatti avvenuti tramite il passaparola sono stati oltre 200.000;
premesso che nei giorni scorsi sono state inviate alla posta elettronica di ciascun deputato le richieste del gruppo;
constatato che ai sensi dell’art. 50 della Costituzione tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità;
chiede
all’ On. Gianfranco Fini, in qualità di Presidente della Camera dei Deputati, che si avvalga dell’art. 33 comma 1 del Regolamento della Camera affinché possa comunicare all’Assemblea le necessità comuni di questa parte di cittadini che sono state evidenziate nella email che allego e che corrispondono comunque al malessere generale del popolo italiano.
Cordiali saluti
Mario Pingerna
Testo email inviata ai deputati
Alla cortese attenzione degli On. Deputati
Il sottoscritto facente parte del gruppo di "Sciopero On Line" che conta già più di 30.000adesioni e più di 200.000 contatti
a seguito della manovra finanziaria emanata da questo Parlamento
CHIEDE A GRAN VOCE
che il Parlamento debba legiferare, al più presto possibile, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi
1) abolizione di tutti i privilegi dei parlamentari almeno in proporzione ai sacrifici richiesti in tutti questi anni alle famiglie italiane;
2) restituzione della preferenza ai cittadini per la scelta dei deputati e dei senatori;
3) disegni di legge costituzionale che riduca il numero di parlamentari;
cordiali saluti __________________________
INVIARE LA SEGUENTE EMAIL AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E A TUTTI I DEPUTATI
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA:
https://servizi.quirinale.it/webmail/
ELENCO EMAIL DEI DEPUTATI
L'elenco si trova a questo indirizzo ...
Possibilmente le email dovranno essere inviate a tutti i deputati entro la giornata di mercoledì 27 Luglio 2011.
Ricordatevi che la maggior parte dei programmi di posta gestisce massimo 100 destinatari per cui occorre fare almeno 7 invii.
lunedì 25 luglio 2011
Federalismo o decentramento ... la Lega il peggio della seconda repubblica ormai alla fine
Silenzio assoluto in merito alla iniziativa ecersiva ed anticostituzionale della Lega che contro il parere dell'Indagato del Consiglio, ma ormai lui non ha voce in capitolo, contro quanto aveva dichiarato il Presidente della Repubblica, sabato scorso ha aperto una sede a Monza per tre Ministeri anzi quattro considerato che all'ultimo momento si è aggiunta la ministra più insulsa che ci sia, la Brambilla. Silenzio assoluto da parte delle istituzioni, silenzio assoluto da parte delle opposizioni e silenzio assoluto da parte della stessa base leghista che forse è quella che risulta la più raggirata da questa sceneggiata. Già perchè forse il popolo che si radona con in testa elmetti con le corna non ha capito che è proprio il grande ideale leghista ad essere stato tradito: il federalismo. Il decentramento di un ministero infatti cozza completamente con l'idea di federalismo che da anni prota avanti la lega. Il teorico Calderoli ha dichiarato che in questo modo lo Stato è più vicino al cittadino e all'imprenditore del Nord, ma come se fino a ieri volevate allontanare lo Stato dal settentrione ed ora improvvisamente, non contenti di Roma ladrona, intendete anche dare vita a Monza ladrona ? E così ora il cittadino dopo il comune, la provincia, la regione avrà anche il ministero, in una grande confusione istituzionale ma soprattutto contro i principi del federalismo per tanti anni sbandierati dalle camice verdi. Una mossa che pone la Lega probabilmente al primo posto nella speciale classifica del peggiore partito di questa seconda repubblica. Ma questa azione è il sintomo della grande confusione che regna nella maggioranza di centro destra, nel governo ma anche nelle opposizioni e nelle istituzioni tutte incapaci di reagire ad una mossa come quella messa in atto dalla Lega. La maggioranza ormai dopo la manovra di Tremonti, che come si è potuto vedere non è servita ad un tubo considerato gli andamenti della borsa (forse preparatori ad un latro salasso ? ), torna ai suoi antichi amori e quindi si prepara a discutere in parlamento il processo ... lungo .. Già considerato che quello breve non è andato in porto ora provano a regalarci, o meglio a regalare all'Indagato del Consiglio, il processo lungo in modo da far arrivare alla prescrizione tutti i suoi processi ... Ruby in primis. La Lega in questo caos istituzionale trasferisce le sue pagliacciate, fino ad ora confinate nei territori del Nord o nelle riunioni-pagliacciate di Pontida, lentamente sta trasferendo le sue sceneggiate anche a livello nazionale senza rendersi conto che un ministro dovrebbe prima di ogni cosa governare il paese e non solo chi lo ha votato. Purtroppo queste rappresentazioni da circo diventano pericolose e rischiano di mettere in pericolo le istituzioni soprattutto quando dei ministri si permettono di agire al di fuori della costituzione. L'opposizione è ormai incapace di prendere una qualsiasi iniziativa che esuli da cercare alleanze fuori da ogni logica per cercare di vincere le prossime elezioni. Nessuna proposta, nessun programma, nessuna progetto ma solo un continuo ammiccare a questo o a quello ma sempre nella direzione sbagliata .... al centro destra ... mai che si butti uno sguardo a sinistra. Le istituzioni, ed in questo caso il Presidente della Repubblica, tace forse a causa dell'intervento pesante durante la settimana in cui si metteva a punto la manovra e chi avrebbe dovuto farsene carico, il presidente del consiglio, era completamente latitante. Ma ora l'intervento sarebbe indispensabile per riportare ministri che hanno giurato sulla costituzione nell'ambito della costituzione stessa. A questo caso si aggiunge poi la nuova Tangentopoli che probabilmente sta segnando la fine non solo della legislatura ma anche della cos' detta Seconda Repubblica.
sabato 23 luglio 2011
La seconda Repubblica stretta fra tangentopoli 2, la casta ed un partito fuori legge
La storia di questi giorni dimostra quanto questo paese o meglio quanto la politica che governa il paese si trovi in uno stato disastroso, con un capo di governo che ormai ha perso totalmente il controllo della situazione, con un livello di corruzione che ha raggiunto livelli tali da mettere in pericolo le stesse istituzioni, con un partito di govermo, la Lega Nord, che ormai agisce in pieno terreno anticostituzionale con intenti palesemente sovversivi. Dopo tre anni nei quali la maggioranza di governo si è occupata esclusivamente dei problemi giudiziari del presidente del consiglio, nel giro di 10 giorni è stata costretta a varare una manovra che nei prossimi tre anni metterà in ginocchio il già debole ceto medio-basso, ma non avrebbe potuto fare diversamente non essendosi occupata della crisi economica negandola ad ogni occasione. La manovra quindi è stata frutto dell'improvvisazione e non ha fatto altro che aumentare le entrate senza occuparsi minimamente di mettere un freno alle spese, prime fra tutte quelle della politica. La casta però non si accontenta di mantenere i propri privilegi mentre sta mettendo in ginocchio il paese intero (anche l'opposizione ha le sue enormi responsabilità), ma non è nemmeno in grado di mettere un freno al dilagare della corruzione che sta dando vita ad una Tangentopoli 2. Ormai non passa giorno che un politico non venga inquisito o fatto oggetto di indagini da parte della magistratura ed il partito dei corrotti è completamente trasversale in quanto copre tutti i partiti presenti in parlamento, coinvolge ministri, sottosegretari e semplici parlamentari indipendentemente da ruolo e posizione. L'autorizzazione che la camera ha concesso per l'arresto del deputato Alfonso Papa è semplicemente un'eccezione rispetto alla regola che tutti i politici seguono rispettosamente: la casta non si tocca. Papa è stato vittima (si fa per dire) di una vera e propria ripicca della Lega verso Berlusconi, tanto per chiarire il livello di serietà con cui sono affrontati problemi di questo tipo. E la Tangentopoli 2 è sicuramente molto più grave e criminale della Tangentopoli 1 degli anni 90. Nel 1993 infatti i politici rubavano per portare soldi al partito oggi rubano per loro stessi a dimostrazione di quanto la caduta delle ideologie abba fatto cadere in basso il nostro paese e la classe politica che lo governa. Una volta si faceva politica perchè si credeva in un ideale e ci si impegnava per far prevalere o diffondere tale ideale, oggi si fa politica per mero interesse personale, come se si trattasse di una professione qualsiasi per di più altamente remunerativa. Ed in questo caos istituzionale c'è chi pensa bene di occupare spazi senza che nessuno alzi la voce. Oggi la Lega per mano del suo Porcellum Calderoli ha aperto tre sedi di ministeri a Monza ed uno ne ha aperto la ministra più insulsa della storia della Repubblica, la rossa Brambilla, sfidando tutti: la costituzione, il Presidente della Repubblica, Berlusconi, le opposizioni al completo. Per quale motivo lo Stato usa la repressione e la forza per far tacere dei cittadini che protestano pacificamente (i No-Tav in Val di Susa) mentre sopporta tranquillamente che dei ministri portino a compimento un vero e proprio colpo di stato operando un trasferimento di ministeri dalla capitale a Monza. Un'operazione di stampo sovversivo oltre che un'operazione che non fa altro che aumentare i costi della politica che rappresentano lo scandalo di questi giorni: mentre si chiedono sacrifici ai cittadini i politici non solo non rinunciano a nessuno dei loro privilegi ma addirittura si permettono spese assurde. In quseto caso l'intervento dell'esercito sarebbe stato più che giustificato per far rispettare la costituzione a coloro che hanno giurato sopra la carta costituzionale.
venerdì 22 luglio 2011
Alla Lega la lezione non è stata sufficiente ... ci farà fare un altro referendum
In Italia ormai i referendum sono all'ordine del giorno e non trascorrono due anni di seguito senza che se ne indica qualcuno. Le ragioni sono molteplici ma essenzialmente sono due le principali che inducono partiti od organizzazioni apolitiche a ricorrere all'istituto del referendum. Il primo motivo è relativo alla natura delle leggi che spesso il parlamento approva in merito a questioni di ordine sociale o che non hanno niente a che vedere con la politica. Due esempi per tutti riguardano il divorzio e l'aborto, ma ora all'orizzonte se ne profila un'altro che riguarda la libertà del cittadino di scegliere se sottoporsi a cure che lo mantengano in vita anche quando ormai la propria vita è terminata o senza nessuna speranza di sollevarsi da uno stato vegetativo. Sulla scorta del caso Eluana si è arrivati ad approvare un norma per il testamento biologico totalmente inutile in quanto lascia comunque l'ultima parola al medico e soprattutto fa divieto al paziente di rifiutare l'alimentazione quando questa non è altro che un modo per tenerlo in vita oltre natura. Non appena la legge sarà definitvamente approvata dal senato, scatterà il referendum e molto probabilmente quella legge liberticida sarà abrogata. Ma un secondo motivo dipende anche dalla mancanza di rispetto da parte della politica di quelli che sono gli esiti dei referendum, un cattivo costume per il quale il politico italiano si sente autorizzato dopo qualche tempo a non tenere conto di quanto il popolo ha già espresso. E' il caso dell'energia nucleare alla quale i cittadini avevano già detto no e sono stati costretti a ribadire quel no con il voto di giugno, è il caso del finanziamento pubblico dei partiti al quale i cittadini hanno già detto no ed è stato riproposto sotto altre forme (a proposito a quando un nuovo referendum ?) ed il caso della riforma costituzionale che il precedente governo Berlusconi aveva proposto alla fine del suo mandato e che è stata rispedita al mittente da un referendum. Ma ora il governo o meglio il ministro Calderoli ripropone quella riforma mascherando alcuno pericolosi articoli dietro il paravento dell'abbattimento dei costi della politica. Già una riforma costituzionale proposta da un ministro quale Calderoli, il famoso estensore dell'attuale legge elettorale definita da lui stessa una porcata, deve far drizzare le orecchie o dovrebbe essere rimandata al mittente senza nemmeno essere letta, ma Berlusconi ed il Pdl sono ormai ostaggio di questo pericoloso partito che è la Lega Nord. La riforma di Calderoli prevede sì l'abbattimento del numero di parlamentari, gli emolumenti legati alla presenza in parlamento, ma attenzione prevede anche quella sciagurata riforma che trasforma im Presidente del Consiglio in un vero e proprio dittatore democratico con superpoteri quale per esempio quello di sciogliere le camere. Vi immaginate Berlusconi dotato di questi superpoteri ? E poi perchè il Presidente del Consiglio, considerato che non è super partes, deve avere anche il potere di sciogliere le camere ? Per questo c'è già il Presidente della Repubblica che è una sufficiente garanzia democratica che in un paese come il nostro non è mai troppa. Ma quello che più conta è che questa riforma è già stata annullata da un referendum del 2006 e quindi perchè riproporla ancora ... ? E poi come si fa a far passare una riforma da un ministro per la semplificazione legislativa che per semplificare che fa ? Brucia i testi delle leggi ... ma via siamo seri che il procellum torni nel porcilaio insieme a tutti i suoi ominidi verdi.
mercoledì 20 luglio 2011
"Cazzo ma nessuno ha detto a Bossi che Alfano scherzava ?"
lunedì 18 luglio 2011
Ma quale speculazione il problema è il sistema Italia: manovra, Berlusconi, governo e opposizione, Presidente della Repubblica, il popolo italiano
La manovra. Come si poteva pensare che qualcuno ponesse una qualsiasi fiducia su una manovra che non ha fatto altro che prelevare soldi ai ceti medi bassi, salvaguardare i ceti più ricchi e la così detta casta dei politici, ma soprattutto non contiene nessun provvedimento che tenda a contenere le spese. E' questo il problema principale di questa manovra, si tenta di risolvere una deficit aumentando le entrate ma senza diminuire le uscite ed in qualsiasi situazione del genere è noto che aumentando le entrate le uscite non potranno che aumentare se non si prevede qualche meccanismo che frena le stesse uscite.
Berlusconi. Il presidente del consiglio è un problema non da poco per questo paese quando si parla di credibilità internazionale. Nel paese può anche avere la maggioranza dei cittadini che lo appoggiano (anche se questo assunto è una falsità perchè il maggior partito in Italia è quello dello astensionisti), ma quando si parla di stabilità economica e finanziaria soprattutto in una società globale, è necessria anche una discreta credibilità internazionale affinchè gli operatori abbiano fiducia nel nostro paese. Ma quale credibilità può avere l'unico capo di governo al mondo che è indagato in quattro processi contemporaneamente dopo averne subite a decine ed essersi salvato o per prescrizione dei termini o per qualche legge ad hoc emanata dallo stesso personaggio ? Quale credibilità può avere un capo di governo che blocca l'arresto di una prostituta minorenne facendo credere prima alla questura poi al parlamento che lui riteneva quella ragazza la nipote di Mubarak ? Ma si pensa davvero che un investitore estero venga a buttare i suoi soldi in un paese governato da un puttaniere che assegna posti strategi di governo a delle puttanelle da strapazzo ?
Governo e opposizione. Naturalmente Berlusconi non è l'unico problema del paese ma anche la maggioranza che lo sostiene costituita da due formazioni politiche (chiamarli partiti è un'offesa alla politica seria) una, il Pdl, gestita come una monarchia dal suo Re, Silvio Berlsuconi, l'altra, la Lega, guidata da un politico ormai non più in grado di pensare nemmeno a se stesso a causa di una malattia e che perde tempo in manifestazioni da circo come le riunioni di Pontida. Un partito che cambia le carte ogni giorno, inaffidabile, razzista, xenofobo, che tenta di portare in Italia un nuovo razzismo e soprattutto un nuovo fascismo fuori dal tempo e dalla storia. Un partito che oggi torna alla carica con una riforma costituzionale già bocciata dal paese tre anni fa con un referendum che contiene si il dimezzamento dei parlamentari ma anche un capo del governo con superpoteri che potrebbe anche sciogliere le camere. Gli investitori hanno colto questa proposta lanciata oggi e le reazioni del mercato si sono viste subito. L'opposizione non sta certo meglio ed in occasione della manovra ha rimediato un'ulteriore meschina figura prima appoggiando l'approvazione rapida della manovra al Senato ed alla Camera, poi chiedendo le dimissioni del governo e ricevendo una sonora pernacchia in faccia.
Presidente della Repubblica. Purtroppo anche Napolitano ha avuto la sua parte nel rendere poco affidabile questo paese. Nei giorni scorsi si è sostituito al Presidente del Consiglio prendendo in mano l'iniziativa per consentire l'approvazione della manovra, ma in cambio di questa iniziativa non ha chiesto quello che sarebbe stata una logica consequenza della latitanza di Berlusconi: le sue dimissioni. Napolitano ha consentito che fosse approvata una manovra che colpisce a fondo i cittadini, ha commissariato Berlusconi ma avrebbe dovuto pretendere le sue dimissioni per manifesta incapacità.
Popolo italiano. Ma alla fine il vero responsabile di questa situazione al limite della bancarotta è il popolo italiano che tutto sopporta e tutto si fa passare sopra. In una situazione del genere la vera svolta sarebbe stata quella di scendere in piazza come è stato fatto in altri paese per costringere la politica quanto meno ha contribuire di propria tasca a risanare i conti pubblici. Senza pensare a quanto tutti i cittadini di questo paese hanno sopportato per le continue malefatte del presidente del consiglio. Oggi se ci troviamo in questa situazione la responsabilità è anche del popolo che sopporta supinamente un governo che per mesi ci ha detto che la crisi era superato e che i nostri conti erano in ordine, salvo poi in sette giorni scoprire che non siamo in rosso ma ormai siamo a secco e sempre il popolo sopporta che gli siano tolti gli ultimi spiccioli dalle tasche con l'unico risultato di farsi impoverire ma non certo di risolvere il problema.
Ed in questa situazione chi sarebbe quello sconsiderato che viene ad investire nel nostro paese ?
domenica 17 luglio 2011
Il bluff dei codici e dei ticket
Una delle misure più incivili che questo governo, ma anche governi precedenti, ha messo in atto per risanare i conti pubblici è quella del ticket sulle prescrizioni mediche ed in particolare sulle prestazioni del pronto soccorso da codice bianco. Fra l'altro quest'ultima è materia delle Regioni per cui si sta creando una confusione incredibile perchè alcube regioni già la attuavano, altre la attueranno già da oggi ed altre ancora hanno già dichiarato che non metteranno in atto un prelievo vergognoso come questo. Il problema risiede in un errore di fondo del modello di sviluppo capitalistico, un modello che ormai scricchiola da ogni parte e che, prima o poi, è destinato a crollare definitivamente sotto i colpi di quelle classi medio basse chiamate sempre a sostenere il peso della spesa pubblica. L'errore sta nel considerare certi servizi come una spesa piuttosto come un investimento (vedi l'istruzione) e di considerare altri servizi (vedi la sanità) un vero e proprio business piuttosto che un servizio da garantire comunque al cittadino. Figlio di questo modo di interpretare la sanità è anche il famigerato sistema dei codici per il paziente che si rivolge al pronto soccorso. Un sistema utile per stabilire la coda di priorità dei paziente in base alla gravità del problema, ma poi preso come riferimento anche per far pagare il ricorso al pronto soccorso a queli paziente che "non avrebbero motivo di rivolgersi al pronto soccorso", recita il manuale dle triage relativamente al codice bianco. Ma perchè i cittadini-pazienti negli anni si sono rivolti sempre più spesso al pronto soccorso ? Le ragioni, a parte i casi tradizionali come traumi o incidenti che rappresentavano gli interventi classici del pronto soccorso, sono diverse e tutte ascrivibili ad un'assistenza sanitaria sempre più carente e sempre meno intesa come servizio a cui il cittadino ha sacrosanto diritto. Intanto iniziamo col dire che la figura del medico di famiglia come era inteso una volta non esiste piu'. Il medico cioè che veniva a casa ti visitava e soprattutto aveva un'alta professionalità per cui era in grado primo di fare una diagnosi anche senza ricorrere ad esami strumentali come invece sono abituati a fare i medici di oggi, secondo la sua competenza era tale da effettuare piccoli interventi come mettere due punti o estrarre una zecca che per caso ti si era conficcata nella pelle. Oggi questa figura è scomparsa sia come disponibilità sia come competenza. Se hai la febbre a 40 e chiami il medico, questi effettua la visita telefonicamente e nella migliore delle ipotesi di assegna la terapia salvo poi dover andare nel suo ambulatorio a prendere la famigerata ricetta. Se vai in ambulatorio per un qualsiasi problema come minimo di viene prescritta una serie di esami per i quali poi dovrai prendere appuntamenti che potranno andare in un arco di tempo dai tre ai sei mesi. Quale è l'ancora di salvataggio allora ? Il pronto soccorso. Se vai in pronto soccorso è vero che devi portarti sacco a pelo e derrate alimentari per bivaccare anche per 12 ore, ma alla fine qualcuno ti visita, se hai bisogno di un esame te lo fanno subito e non sei costretto a stare per sei mesi con il tuo mal di schiena, od il tuo dolore al ginocchio per fare una radiografia o una tac che magari alla fine non serve nemmeno a niente. Sta tutto qui il problema del pronto soccorso: in una cattiva organizzazione del sistema sanitario, in una preparazione approssimativa dei medici di famiglia e in un eccessivo ricorso agli esami strumentali da parte degli stessi sia per aumentare il fatturato del sistema sanità sia per incapacità di effettuare una precisa diagnosi. Ora scaricare tutte queste inefficienze e questa interpretazione mistificatoria del sistema sanità sul cittadino è veramente vergognoso ma perfettamente in linea con il sistema capitalistico che non guarda certo all'individuo in quanto tale ma esclusivamente al capitale ed al profitto. Un sistema arrogante che si permette di stabilire che un cittadino non avrebbe motivo di rivolgersi al pronto soccorso senza pero' stabilire a chi dovrebbe rivolgersi per un problema che, forse per un pronto soccorso e' banale, ma per un semplice paziente puo' risultare grave. Il sistema dei codici e dei ticket avra' come unico risultato di impoverire il ceto medio basso in quanto per la salute credo che nessuno si disposto a fare rinunce solo per dover esborsare 25 euro. Rimane sempre il fatto che essendo questo ticket esigibile a seconda della regione in cui ci si trova .... si crea una disuguaglianza di trattamento iniqua fra regione e regione secondo la logica federalista della Lega Nord.
venerdì 15 luglio 2011
Unica salvezza una bella rivoluzione prima che la nave affondi
Dopo l'approvazione della manovra anche alla Camera appare evidente che per il ceto medio basso di questo paese non c'è più speranza: la politica italiana tutta, maggioranza opposizione governo Presidente della Repubblica, è contro il cittadino medio italiano. La manovra non tocca le classi privilegiate, non tocca il ceto alto e soprattutto non tocca la politica in nessun modo. E' scandaloso che in un momento in cui si chiedono enormi sacrifici alle famiglie con ticket sanitari, con tagli agli sgrafi fiscali, con il blocco delle rivalutazione delle pensioni, non si pensi minimamente a effettuare qualche taglio alla politica ed ai suoi costi spropositati e soprattutto non si tagli qualche spesa come per esempio quelle relative alle guerre nelle quali il nostro paese è impegnato da anni. Ed in questo gioco al massacro l'opposizione non si è tirata indietro ed invece, di pretendere che almeno in alcune parti la manovra fosse modificata, come per esempio la pressione esercitata su pensionati e lavoratori dipendenti, si è limitata a consentire l'approvazione in tempi record per poi chiedere le dimissioni del presidente del consiglio. Un modo come un altro per farsi prendere in giro in quanto la manovra stessa è stata approvata con un voto di fiducia e quindi sarebbe un controsenso che il governo si dimettesse dopo aver ottenuto la fiducia dal parlamento. A supporto poi di questa tesi è stato introdotto un articolo che blocca i rimborsi elettorali ai partiti se la legislatura terminasse in anticipo, un altro pugno in faccia al cittadino che invece già da lunedì dovrà pagare ticket salati per esami e prestazioni sanitarie. L'unico che potrebbe costringere Berlusconi a dimettersi sarebbe il Presidente della Repubblica che in questi giorni ha fatto le veci di un presidente del consiglio latitante ed in grave difficoltà in quanto incapace di spiegare al paese come mai quella crisi da sempre negata e da sempre dichiarata ormai superata è scoppiata così all'improvviso nel giro di 10 giorni tanto da richiedere interventi urgenti per circa 70 miliardi. Ma anche Giorgio Napolitano ha già detto che la coesione dimostrata in questo frangente fra maggioranza ed opposizione dovrebbe essere perseguita anche per altri problemi da affrontare in futuro. Insomma nemmeno lui costringerà un governo, ma soprattutto un Capo del governo, ad andare a casa per manifesta incapacità a governare. La manovra economica non sarebbe l'unico motivo per chiedere a gran voce le dimissioni di questo esecutivo, c'è anche la questione delle continue richieste, da parte della magistratura, a procedere contro vari rappresentanti della maggioranza: Papa e il ministro Romano su tutti. Per il primo c'e' una richiesta di arresto per il secondo la richiesta di procedere per concorso in associazione mafiosa. In queste condizioni siamo sicuri che la metafora usata da Tremonti ieri e che paragonava il paese al Titanic sia davvero una metafora ? Cosi' come il Titanic era stato dichiarato inaffondabile, oggi Berlusconi e i ministri tutti dichiarano che il paese grazie a questa manovra si salvera' (anche se qualche mese fa le stesse dichiarazioni riportavano che non ci sarebbe stato bisogno di nessuna manovra lacrime e sangue come quella attuale), ma il Titanic e' poi affondato e che accadra' al paese ? Attenzione pero' e' vero che se affonda la nave si affonda tutti, ma quelli che stanno in basso, la terza classe del transatlantico ... il ceto medio basso nel paese, saranno quelli che sicuramente non avranno possibilit' di salvezza. C'e' un solo modo per tentare una via d'uscita: una vera e propria rivoluzione nella quale togliere ai ricchi per finalmente salvare tutto il paese e non solo chi gia' gode di posizioni privilegiate. Questa manovra scatenera' tensioni sociale di non poco conto ... forse non ora ... ma quando si inizieranno a vedere i primi effetti dei salassi effettuati a danno dei cittadini meno facoltosi .... tutto potrebbe accadere.
giovedì 14 luglio 2011
Quando la lotta si fa dura ... i vigliacchi si nascondono
In questi giorni sembra che l'Italia sia diventata una repubblica presidenzialista alla francese o sul modello statunitense come d'altra parte il precedente governo Berlusconi aveva provato a fare ma che un referendum popolare aveva respinto al mittente. In un momento così critico, anche se si tratta di una criticità creata ad arte, nel quale da una settimana si sta parlando e mettendo a punto una manovra lacrime e sangue, l'unico assente è il presidente del consiglio e le sue veci sono state prese dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Certo è innegabile che se l'appello all'unità nazionale ed al senso di responsabilità di tutto il parlamento fosse stato fatto da Silvio Berlusconi piuttosto che da Giorgio Napolitano, il significato sarebbe stato molto diverso e si sarebbe trattato di un appello fuori luogo considerate le continue offese rivolte dal presidente del consiglio a tutte le opposizioni non solo in questa legislatura ma anche nel suo precedente governo. Sarebbe stato difficile per lui chiedere collaborazione a coloro che di volta in volta ha chiamato coglioni, senza cervello, e via dicendo ed allora ha scelto la strada del silenzio. Le ultime parole che ha pronunciato sono state di sfiducia verso il ministro Tremonti che ha messo a punto la manovra fornendo il pretesto ai mercati finanziari di sfiduciare l'Italia e causare quel clamoroso crollo in borsa di venerdì 8 e lunedì 11 luglio, un crollo che ha costretto fra l'altro a modificare la manovra portandola da 43 a ben 70 miliardi. Questo è quanto ci è costato il comportamento irresponsabile di Berlusconi e di tutto il governo. Fino a che in questi tre anni si è trattato di occuparsi dei problemi personali dell'indagato del consiglio si assisteva ogni giorno alle dichiarazioni di Berlusconi stesso, a quelle dei suoi ministri tutti impegnati a difendere il loro padre/padrone dalla giustizia che si accaniva contro di lui. Nel frattempo in questi tre anni i conti pubblici sono andati sempre peggiorando ed anche lo slogan del "non abbiamo messo le mani in tasca agli italiani" è caduto miseramente con la manovra in corso di approvazione al parlamento ... e le mani saranno messe in tasca così pesantemente da sfondarle paurosamente. Ma ora che non si può più negare la politica fallimentare del governo di centro destra, il cavaliere ha perso la sua spavalderia ed è scomparso dalla scena lasciando il lavoro sporco al povero Tremonti. Ora non si può più fare bello con le falsità di questi tre anni, ora non può più dire che il governo ha mantenuto i conti in ordine, sono talmente in disordine che nel giro di 5 giorni di è passati da una manovra di 43 miliardi di euro ad una di ben 70 miliardi di euro. Le opposizioni hanno ceduto al ricatto anche sotto la pressione del Presidente della Repubblica ma spero abbiano avuto sufficiente garanzie dallo stesso Giorgio Napolitano che una volta approvata la manovra Silvio Berlusconi vada a rassegnare le dimissioni in quanto non solo si è dimostrato incapace di evitare il tracollo economico finanziario del paese, ma nel momento del bisogno è scomparso dalla scena e quindi sarà incapace anche di gestire il dopo manovra. Un dopo manovra che si rivelerà denso di scontri sociali nel paese considerato che a pagare sono sempre gli stessi, con qualche rara eccezione per i pensionati d'oro, mentre ne sono rimasti esclusi i soliti privilegiati: politici in primis e grandi imprenditori subito dopo. Le opposizioni dovranno meditare a lungo considerato che sono state scavalcate anche dal presidente di confindustria che ha sottolineato come la casta non sia stata toccata e non è certo sufficiente che nel dibattito abbiano dichiarato la loro contrarietà, le parole ormai non contano più niente, avrebbero dovuto pretendere che nel calderone dei tartassati finisse sia la politica in toto e i costi per le guerre che andiamo a fare in giro per il mondo. Ma di questo si parlerà a manovra approvata defitivamente.
mercoledì 13 luglio 2011
Da oggi i morti non hanno più diritto ad alimentazione ed idratazione
Il parlamento non ha mai rasentato livelli di ridicolo come in questa legislatura costretto da una maggioranza lontana dal tempo e dalle necessità reali del nostro paese, non solo per i problemi più gravi come la crisi economica, a legiferare su argomenti delicati in modo approssimativo e offensivo al comune senso del pudore. Si pensava che il massimo del ridicolo si fosse toccato con il conflitto di attribuzione per il processo Ruby, quando la camera di fatto ha votato una richiesta attraverso la quale si attestava che Berlusconi, quando fece la famosa telefonata alla questura di Milano, pensava che Ruby fosse la nipote di Mubarak. Ora che lo pensasse Berlusconi benchè presidente del consiglio, sarebbe stato un problema esclusivamente suo, ma farlo credere a tutta la camera è un'offesa all'intelligenza degli italiani che hanno consentito a quei parlamentari di occupare quelle poltrone, al Capo dello Stato ed a tutte le istituzioni. Oggi quel senso del ridicolo è stato ampiamente superato. Alla Camera era in discussione la legge sul biotestamento, quella legge che dovrebbe consentire ad ogni cittadino di indicare se desideri o meno essere sottoposto a trattamenti che lo mantengano in uno stato vegetativo. Uno degli oggetti del contendere è il problema dell'alimentazione e della idratazione che non sono assimilati a dei trattamenti per coloro che vogliono negare all'individuo il diritto di morire mentre per chi difende la libertà sia alla vita che alla morte, sono assimilati a trattamenti qualsiasi. Ma a parte questa distinzione fondamentale oggi la camera ha sancito nella legge un principio di una assuridità unica. La legge prevede che il paziente possa dichiarare esplicitamente quali trattamenti ricevere, ma non escludere quelli a cui non desidera essere sottoposto. Già questo appare un assurdo in quanto io non posso indicare un trattamento che non desidero ricevere e quindi già con questo articolo si vanifica lo scopo della legge. L'assurdità totale però si raggiunge quando si parla di alimentazione e idratazione in quanto la legge prevede che debbono essere mantenute fino al termine della vita ad eccezione del caso in cui le medesime (alimentazione e idratazione) risultino non più efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali alle funzioni fisiologiche essenziali del corpo. Ora quando alimentazione e idratazione non forniscono più i fattori nutrizionali alle funzioni fisiologiche essenziali del corpo ? In un caso specifico .... quando il corpo è morto. Quindi in questa legge si stabilisce che quando si è morti si può sospendere alimentazione ed idratazione .... mancava nel nostro ordinamento una legge simile. Insomma quella che doveva essere una serie di norme per garantire ad ogni paziente il diritto di morire senza che fosse mantenuto im vita contro le proprie volonta, diventa di fatto una legge che toglie anche il diritto alla morte dopo che il diritto alla vita ci è tolto da una società capitalista ormai al collasso. Ciliegina sulla torta di tutto il provvedimento è l'articolo finale che sancisce la possibilità del medico di non tenere conto delle disposizioni del paziente, come dire ... tu puoi scrivere quello che vuoi ma poi alla fine è il medico che decide per te. I referendum non hanno insegnato niente a questa classe politica e per questo tema se ne profila un altro prima ancora che la legge sia definitivamente approvata.
lunedì 11 luglio 2011
Cretini, responsabili, maggioranza ed opposizione preparano la grande trappola
Quando i problemi sono seri tutta l'inadeguatezza di questo governo e dell'indagato del consiglio viene alla luce. Berlusconi non parla ora che dovrebbe parlare e magari rassicurare i mercati finanziari che in due sedute hanno dato un notevole colpo alla borsa italiana, di circa un bel 8%, bruciando denaro soprattutto dei piccoli risparmiatori. Ma che cosa dovrebbe dire Berlusconi preoccupato come è dei suoi guai giudiziari e degli oltre 500 milioni di euro che la sua azienda dovrà sborsare ? Dovrebbe essere preoccupato del paese e del rischio fallimento ? No di certo è più preoccupato del Milan e di come potrà affrontare la prossima campagna acquisti piuttosto che delle sorti dell'Italia. E abituato come è a sparare a zero sui propri avversari e su tutti coloro che hanno idee leggermente diverse dalle sue, sabato ha sparato a zero sul ministro Tremonti ed oggi si sono visti i risultati. La debolezza del governo, i guai giudiziari di Berlusconi e ora anche quelli del ministro Tremonti hanno causato un crollo senza precedenti mettendo a rischio il paese intero. Purtroppo l'inadeguatezza à esplosa proprio nel momento peggiore e così mentre l'europa chiede un pareggio di bilancio per il 2014 come risponde il governo ? Con una manovra lacrime e sangue ma nel 2013 e 2014 dopo le elezioni, con un prendersi in giro a vicenda (Tremonti contro Brunetta, Brunetta deficiente, Berlusconi contro Tremonti), e soprattutto con una serie di vicende che fanno che diminuire la fiducia nelnostro governo e nel paese. Un ministro che per sposarsi deve è costretto a dare false notizie sul luogo della cerimonia (sempre Brunetta), un altro che fregandosene della costituzione e del parere della maggioranza annuncia lo spostamento di tre ministeri dalla capitale a Monza (Calderoli), ancora un ministro della repubblica italiana che ad una festa mentre si canta l'inno alza il dito medio (Bossi), un presidente del consiglio che viene giudicato come corruttore in due processi, Mills e Mondadori, e continua a governare imperterrito mostrando però di pensare ai propri interessi, un partito di maggioranza che fa resistenza a negare l'autorizzazione a procedere per due suoi parlamentari pesantemente indagati. Il tutto sotto lo sguardo assente del Presidente della Repubblica che dovrebbe gridare "Altolà fermi tutti il nostro paese non può essere governato da un pluricondannato per corruzione". Ed invece si sta preparando la grande trappola per il popolo italiano. In nome della crisi finanziaria e del fallimento dello stato, Berlusconi stesso fa appello alle opposizioni, che cedono senza fare resistenza. Questo sarebbe stato il momento clou per un'opposizione seria che avrebbe dovuto dire: vuoi la collaborazione ? Benissimo am con almeno tre condizioni: 1. cambiare la manovra per non far pagare a pensionati (blocco dell'adeguamento fino al 2014), lavoratori dipendenti (blocco stipendi fino al 2014) e piccoli risparmiatori (aumento del 400% dell'imposta di bollo sui Bot); 2. taglio dei costi della politica di almeno il 50%; 3. dimissioni di Berlusconi dopo l'approvazione della manovra. Ed invece da Di Pietro, al Pd, a Casini tutti pronti a calare le braghe, non le loro ma quelle dei cittadini italiani, in nome di una presunta solidarietà per salvare lo stato ... o le loro poltrone. Ormai il popolo è abbandonato a se stesso ed allora non ci si meravigli se poi il popolo prevaricato reagisce con violenza come in Val di Susa.
sabato 9 luglio 2011
Alla corte dei cretini
giovedì 7 luglio 2011
Quando parliamo seriamente della manovra ?
Certo che Berlusconi è una gran figlio di buona donna, con tutto il rispetto per la madre, per non dire di peggio. E' sicuramente un grande maestro per distrarre l'attenzione dai problemi reali che colpiscono e interessano davvero i cittadini. I suoi scandali a luce rosse, le sue leggi e leggine sulla giustizia, le sue dichiarazioni altisonanti e offensive verso tutti gli avversari, tutti i mezzi sono buoni per nascondere la propria incapacità di governare in un paese democratico. E così ormai da tre anni il paese naviga e galleggia nel bel mezzo di una crisi mondiale senza precedenti che presto travolgerà anche il nostro paese dopo Grecia Portogallo. Anche quando c'è di mezzo il ministro che dimostra di essere il più serio, almeno si tiene distante amministrative a parte da dichiarazioni inconcludenti, Tremonti non può fare a meno con la complicità anche del ministro dell'economia di usare questa strategia. La manovra che si sta varando è una delle più pesanti della storia per la classe media del nostro paese, per i lavoratori dipendenti e per i pensionati. Ma per distrarre l'attenzione da quello che saranno i prossimi quattro anni, l'Indagato del Consiglio ha fatto inserire qua e là delle norme che niente hanno a che vedere con la manovra ma che servono a far parlare e scandalizzare tutti in quanto norme a pro favore suo. Ieri è stata soppressa dopo giorni di discussione l'articoletto che consentiva a Finivest di risparmiare qualche centinaio di milioni di euro almeno in prima battuta, ed ecco che oggi ne spunta subito un'altra vara dal fido ministro Romani, quello che ideò la trasmissione Colpo Grosso .. capito da chi siamo governati ?. Il codicillo impedirà alle piccole emittenti private che saranno private di frequenze sul digitale terrestre di riccorrere al Tar ma di avere diritto solo ad un piccolo risarcimento. Già perchè Romani si appresta a consegnare le suddette frequenze alle compagnie telefoniche (avete capito perchè Santoro non va più alla 7 ... ? ) e non può rischiare ricorsi che poi potrebbero essere immancabilmente vinti. Ora naturalmente il problema è serio ma il pensionato che si vedrà bloccata la pensione fino al 2014, il dipendente pubblico che si vede bloccato lo stipendo fino al 2014 (quindi inevitabilmente per entrambi ci sarà una diminuzione di pensione e stipendio), il risparmiatore che vede quadruplicata l'imposta di bollo sui Bot (da circa 30 euro ad oltre 130 euro) e quindi praticamente annulati gli eventuali interessi a meno che con possieda centinaia di migliaia di Bot, ecco a questa gente che gliene viene dei soldi che dovrà sborsare Fininvest e delle frequenze del digitale terrestre ? Certo problemi seri ma pensionati e lavoratori dipendenti avranno presto problemi di pura sopravvivenza .... ne vogliamo parlare .. ? Partito Democratico ... Idv ... Terzo Polo .. che fate .. ?
mercoledì 6 luglio 2011
L'ennesimo tradimento del PD ....
A volte e' molto triste avere delle conferme soprattutto quando queste riguardano i propri ideali ed i propri principi consolidati nel tempo che poi vediamo dissolversi oppure calpestati da chi invece dovrebbe difenderli. Ho sempre pensato che la vicenda del Partito Democratico fosse un'enorme fregatura per tutta la sinistra e per chi aveva creduto in una vera alternativa per questo paese fondata su ideali di solidarieta', uguglianza, difesa delle classi piu' deboli. La lenta trasformazione del Partito Comunista, che rappresentava la vera alternativa, in un partito sempre piu' vicino al ceto medio-borghese ha sempre rappresentato un processo costante di distruzione progressiva di quegli ideali che erano e restano ben radicati e solidi nel mio pensiero come nel pensiero di molti altri cittadini di questo martoriato paese. L'atto finale di questa trasformazione e' avvenuto con la nascita del Partito Democratico, un evento che ha visto la distruzione definitiva del piu' grande partito comunista del mondo occidentale e l'avvio della frammentazione della sinistra italiana che si e' trovata comunque senza un punto di riferimento sostanziale. L'operazione, oltre che completamente distruttiva di ideali e principi sui quali era nato il Partito Comunista Italiano (come sia possibile conciliare quegli ideali e principi con personaggi provenienti dal mondo cattolico come per esempio la Bindi o Castagnetti ancora mi risulta incomprensibile), e' stata condotta anche nei tempi sbagliati proprio nel bel mezzo cioe' del governo Prodi che a fatica aveva vinto le elezioni dopo 5 anni distruttivi per l'Italia di Berlusconismo. Ed infatti il governo e' caduto in due anni senza nemmeno porre rimedio ad una delle piu' oscene ed antidemocratiche leggi che siano mai state approvate in Italia, quella della legge elettorale. Ma lo scempio non si e' fermato. Non contenti di aver fatto cadere il governo Prodi, Veltroni e Rutelli, hanno deciso di lasciare la vera sinistra, quella di Rifondazione e PCI, al proprio destino con il risultato di aver consegnato un'altra volta il paese a Berlusconi e di aver causato l'estromissione dal parlamento della sinistra stessa. Da quel momento e' iniziata un'opposizione all'acqua di rose, con una progressiva perdita di pezzi, per finire, appena il centro destra e' andato in crisi, al tragicomico corteggiamento della triade Casini, Fini, Rutelli. Il perdurare del governo Berlusconi-Bossi dopo la cacciata dei Fini e' anche dovuto all'inconsistenza dell'opposizione lasciata esclusivamente nelle mani Di Pietro che purtroppo e' piuttosto inefficace dal punto di vista comunicativo. Dopo le elezioni amministrative ed il referendum, con la sconfitta pesante di Berlusconi che aveva impostato la tornata elettorale sul piano personale, si pensava che il Partito Democratico prendesse in mano la situazione ed agisse in maniera tale da abbattere definitivamente il regime imposto da Berlusconi per tornare al governo e finalmente iniziare una nuova stagione per l'Italia. Per arrivare a questo risultato sarebbe stato necessario intensificare l'attivita' di opposizione prendendo spunto da qualsiasi situazione si presentasse e da qualsiasi provvedimento che il governo si fosse apprestato a presentare in parlamento. Naturalmente insieme a questa attivita' di opposizione sarebbe stato necessario immediatamente scegliere in maniera chiara un leader ed avere un programma intorno al quale riunire tutta la sinistra e non quelle frange all'interno del parlamento che gia' hanno avuto esperienze con Berlusconi (Casini, Fini). Ma il Partito Democratico non si e' smentito ed anche nel momento di maggiore debolezza di Berlusconi non ha saputo ergersi alla vera alternativa di cui questo paese avrebbe bisogno. La ciliegina sulla torta si e' avuta ieri. Nel momento in cui il governo sta portando un attacco violento al paese ed ai suoi cittadini sia con la vicenda della Tav dove ha messo in campo polizia e carabinieri per reprimere una protesta pacifica sia soprattutto con una manovra finanziaria che, in un momento di grande difficolta' dovuto alla crisi economica, va a colpire il ceto medio basso con blocco degli stipendi dei lavoratori pubblici, con il blocco delle pensioni, con la tassazione dei Bot. Il tutto senza andare a toccare i vari privilegi della casta e dei politici. Di Pietro ieri ha tentato una manovra che avrebbe dovuto in qualche modo mettere in difficolta' il governo da una parte e dell'altra introdurre finalmente il problema dei costi della politica per dare un segnale al paese che anche la casta e' pronta a fare i propri sacrifici. La proposta, l'abolizione delle province, fra l'altro fa parte del programma di governo sia del centro destra che del Partito Democratico e quindi avrebbe dovuto trovare consensi unanimi. Il Pd, sotto il ricatto della Lega che vede le Province un modo per esercitare un potere che sta vacillando, ha votato contro la proposta ... ed il Partito Democratico che cosa fa .. ? Si astiene. Questi e' un bel segnale per tutti coloro che si troveranno a pagare i costi della manovra e che soprattutto fra due anni, quando forse il governo Berlusconi sara' caduto, vedranno le loro tasche svuotate per rimettere in sesto il paese si ma anche per mantenere a questa massa di manigoldi i propri privilegi.
lunedì 4 luglio 2011
Terrorismo di Stato e non solo per la Tav
Che il declino di Berlusconi e della maggioranza di centro destra fosse un momento ad alto rischio per la democrazia di questo paese e per ogni settore della vita sociale ed economica era abbastanza chiaro soprattutto dopo le batoste elettorali e referendarie di maggio e giugno, ma che la reazione fossi così violenta e di stampo terroristico forse nessuno se lo aspettava. Maroni oggi parla di tentato omicidio da parte dei dimostranti No-Tav ma forse dimentica che le popolazioni della Val di Susa sono anni che dimostrano pacificamente e che solo una settimana fa lo Stato ha utilizzato la forza, in perfetto stile da regime totalitario, per soffocare una protesta civile e sacrosanta. Nessuno in questi anni, nè da destra nè dal centro nè da sinistra, si è preoccupato di capire i motivi della protesta, di analizzarli ed eventualmente di rassicurare quelle popolazioni sulla opportunità dell'opera e sul rapporto vantaggi/rischi. Certo nessuno lo ha fatto perchè non avrebbe avuto motivazioni valide per farlo ed allora si è preferito andare avanti per anni fino ad arrivare all'uso della forza contro popolazioni pacifiche che intendono solo difendere il proprio territorio. Ed ora che cosa si pretendeva ? Che in seguito all'attacco di stampo terroristico dello stato contro popolazioni inermi, le stesse popolazioni si mettessero a tacere come tante pecorelle ? Se fosse andata così sarebbe stato un segnale inequivocabile di una protesta strumentale, ma l'opposizione alla Tav di tutta la Val Susa ha motivazioni serie che non possono essere stroncate con qualche candelotto lacrimogeno e qualche manganellata fuori luogo. E così ieri è andato in scena il secondo atto di questa che ormai è diventata una guerra e non sarà l'ultimo e soprattutto sarà sempre più violenta se si intende ottenere qualche risultato. Non sono i manifestanti a dover essere accusati di omocidio ma lo Stato di aver scatenato una guerra civile purtroppo con la complicità anche delle opposizione e quello che è peggio del Capo dello Stato.
domenica 3 luglio 2011
Alla violenza dello Stato non si può che rispondere con la violenza
La storia siamo noi .... ma che storia saremo ?
"La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso" recitava un stupenda canzone di Francesco De Gregori, e che storia saremo fra 100 anni quando questi oscuri anni saranno studiati sui libri di scuola ? Quale sarà la storia di un paese che ha visto l'impero romano, il rinascimento, il risorgimento, la resistenza quando si dovrà raccontare questo periodo storico che non conserva niente del suo passato ed anzi lo distrugge giorno per giorno e più facilmente di quanto non si riesca a fare con l'immondizia a Napoli. Non sarà facile dopo i fasti e le gesta eroiche di un passato nemmeno tanto lontano raccontare di ministri che per esempio propongono di risolvere il problema dei rifiuti di Napoli utilizzando lanciafiamme per bruciare la spazzatura per le strade, oppure di un altro ministro che criticando, giustamente, la partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan non fa riferimento alla costituzione che proibirebbe all'Italia di partecipare ad una guerra, ma piuttosto dichiara che i soldati italiani con tutto quello che costano, muoiono anche. E cosa dire di un parlamento che vota una mozione nella quale riconosce al Presidente del Consiglio la sua buonafede quando ha scambiato una puttanella minorenne come la nipote di un capo di stato. Per non parlare poi della prostrazione che lo stesso Presidente del Consiglio ha mostrato nei confronti di una dittatore come Gheddafi consentendogli di arrivare nel nostro paese piazzando un tendone da circo nel bel mezzo della capitale, per poi inginocchiarsi ai suoi piedi per baciargli le mani. Ed ancora che cosa dire di uno stato che per realizzare un'opera inutile, la Tav in Val di Susa, non tiene conto dell'opposizione delle popolazioni che vivono in quel territorio e scaglia polizia e forze dell'ordine o meglio del disordine per imporre il proprio volere come se ci trovassimo in un regime totalitario e non in una repubblica democratica. E che cosa si scriverà sui libri di storia a proposito delle intercettazioni telefoniche che giorno dopo giorno escono dai verbali di indagini giudiziare e dalle quali si delinea l'immagine di un potere politico asservito ad un'organizzazione massonica gestita da un personaggio ancora non ben definito. Un personaggio al quale fanno riferimento tutti, capo del governo, ministri più o meno importanti, sottosegretari, uomini politici di primo e secondo piano, e che sembra manovrare non si sa a quale titolo le sorti del governo del paese. Come poi verranno giudicate e raccontate le nostre missioni di pace condotte con soldati armati di tutto punto che muoiono ed uccidono in nome della paca appunto per aggirare la carta costituzionale di questo paese ormai calpestata ogni giorno da chi ha responsabilità di governo. Sarei poi anche curioso di leggere come gli storici descriveranno le riunioni pagliaccesche di un partito di governo che si è inventato di sana pianta uno stato nello stato, la Padania, che fa rivoltare nella tomba tutti i personaggi della storia passata che hanno combattuto e perso la vita per la creazione dello stato italiano. Ecco sarei proprio curioso di leggere come la storia racconterà questi anni .... o forse non li racconterà e sarà riservata una mezza pagina sui testi scolastici in cui si citerà "All'inizio degli anni 90 è iniziato un periodo di oscurantismo in cui un uomo, con le bocche da fuoco dei suoi mezzi di comunicazione di massa, ha preso il potere ed ha condotto il paese in un baratro dal quale l'Italia a fatica è risorta dopo xx anni" .. ma quanti saranno questi xx anni ? e soprattutto arriverà il momento del nuovo rinascimento o i danni provocati da un governante plurindagato saranno irreparabili ?